Il 24 gennaio 2005 a Milano sono stati assolti alcuni fondamentalisti islamici dall’accusa di terrorismo internazionale definendoli guerriglieri e, soprattutto, ha omologato il gruppo di Ansar al Islam a un “esercito legittimo”.
E’ d’obbligo attendere le motivazioni della sentenza e tuttavia appare problematico l’accostamento di Ansar al Islam a quello di un “esercito”. Nel 2003, incontrando due membri di Ansar al Islam nelle carceri di Sulaimani, in Kurdistan, il prof. Marco Lombardi ha raccolto materiale e testimonianze utili a tracciare un profilo di questo gruppo integralista nel panorama locale e internazionale.
Innanzitutto, cos’è Ansar al Islam? Dalla voce delle autorità Kurde – Barham Salih primo ministro del PUK; Sarkout Hasan Jalal, responsabile dei servizi di sicurezza a Sulaimani e Rizgar Ali, responsabile del PUK a Kirkuk, rappresentanti di un legittimo governo islamico – emerge che Ansar Al Islam nasce nel Kurdistan iraqeno, nel settembre 2001. Il gruppo coagula intorno a sè una molteplicità di movimenti,quale risultato degli ultimi 10 anni di storia delle organizzazioni islamiche estremiste nell’area e con dirette connessioni con la dimensione internazionale del terrorismo islamico. Sarkout Hasan Jalal, responsabile dei servizi di sicurezza a Sulaimani, fa riferimento a «Bzutnawai Islami (Movimento Islamico), il movimento che nacque nel 1979 in Iran, per poi costituirsi in Kurdistan come partito politico legittimo dopo la rivolta del 1991». Le posizioni moderate del movimento non soddisfacevano un congruo numero di aderenti, spostati verso posizioni estremiste. Questi ultimi cominciarono a riunirsi in gruppi spontanei, senza interrompere le relazioni formali con Bzutnawai Islami.
É la fase che caratterizza gli anni dal 1994 al 1998 circa, durante i quali non si assiste alla organizzazione di gruppi indipendenti quanto, piuttosto, al formarsi di correnti interne al Movimento che saranno prodomo ai futuri movimenti islaimici kurdi della fine degli anni Novanta.
«Al confine di Halabja – continua Sarkout Hasan Jalal – hanno fondato Hamas. A Erbil un altro gruppo ha dato vita ad un’organizzazione estremista di nome Al Tawhid (Riunificazione). Ma anche questa non erano d’accordo con il programma del Movimento Islamico sulla questione della Jihad e sulla creazione di una regione islamica in Kurdistan. Nell’ambito di Bzutnawai Islami un’altra formazione veniva chiamata la Hezi Dui Soran (Forza 2 del Soran, una regione del Kurdistan), coordinata da un gruppo di giovani estremisti. Infine il movimento che chiamavano Islah (Miglioristi), guidati dal Mullah Krekar».
Nel 2000 Al Qaeda fa pressioni sulle differenti organizzazioni kurde affinché queste confluiscano in un gruppo operativo unificato. Bin Laden affida la promozione dell’iniziativa al suo uomo Abu Abd Al Raman Al Suri. Sempre nel 2000, a maggio, il gruppo di Hamas e di Al Tawhid si riuniscono nel Fronte Islamico Unito; circa un mese più tardi si aggiunge la partecipazione di Hezi Dui Soran che porta – a settembre dello stesso anno – alla fondazione di Jund Al Islam. Un gruppo estremista quest’ultimo insediato nelle regioni di Tawela e Biyara, a nord est del Kurdistan verso il confine con l’Iran dove «Il gruppo ha aperto un ufficio – precisa Sarkout Hasan Jalal – con il nome di Jund Al Islam. Da qui appoggiava le operazioni di Al Qaeda, da cui riceveva tutte le direttive» e, sembra, un finanziamento di 600.000 USD. Il leader era proprio Abu Abd Al Raman Al Suri, alla cui morte in battaglia con i peshmerga kurdi si sostituì Abu Abdullah Shafii. Il compito del gruppo era destabilizzare l’area e formare nuovi terroristi reclutati tra gli estremisti kurdi, secondo uno schema di celle indipendenti organizzate in sei reggimenti.
Quando nel 2001 nasce Ansar Al Islam, come coronamento di questo sforzo di riunificazione, il gruppo di Mullah Krekar (Najmuddin Faraj Ahmad), Islah, si unisce a Jund Al Islam. E Mullah Krekar ne assume la leadership: «Dopo la creazione di Ansar Al Islam – sottolinea Sarkout Hasan Jalal – Krekar diviene il loro emiro. E Abu Abdullah Shafi con Asso I Hauleri vengono nominati come suoi vice». La medesima linea di comando, anche nelle sue interazioni con l’Afghanistan di Al Qaeda, è confermata dalle interviste a Didar Khalid Khaled e Keis Abu Assim (Abu Assi), terroristi di Ansar. La prima azione di Ansar fu un’imboscata alle forze del PUK, che procurò al movimento 42 morti; poi nel febbraio 2002 assassinò Franso Hariri, governatore di Erbil e in primavera cercò di eliminare Barham Salih, Primo Ministro del Governo PUK. Nell’attacco, fallito, vennero uccise cinque guardie del corpo e due dei tre terroristi del commando. Il terrorista di Ansar sopravvissuto è Keis Abu Assim (Abu Assi), che ho incontrato nelle prigioni di Sulaimani.
Oggi Ansar al Islam è sostanzialmente confluita in Ansar al Sunnaha, presente nelle recenti cronache per le rivendicazioni delle ultime decapitazioni.
Marco Lombardi