Nella tarda serata del 25 luglio, il Presidente tunisino Kais Saied ha avocato a sé i pieni poteri, congelando le attività del Parlamento per 30 giorni e sciogliendo il governo guidato da Hichem Mechichi. Continue reading
Tag Archives: Tunisia
Brahim Aouissaoui’s radicalization might have very well occurred back in Tunisia – by Giovanni Giacalone
In the early morning of October 29th, 21-year-old Tunisian citizen Brahim Aouissaoui entered the Notre-Dame Cathedral on Avenue Jean Medecin in Nice, stabbed three people to death, and partially beheaded one of them, an elderly woman. Continue reading
Tunisia in guerra: dichiarato lo stato di emergenza – by Claudio Bertolotti
Il contributo dell’Italia al cambio di approccio concettuale e nel contrasto al “nuovo terrorismo insurrezionale” Continue reading
… ma guarda un po’: Rezgui usava Fb! – by Alessandro Burato
“Un avido utilizzatore di Social Media”, “Davvero attivo sui Social Media”. Potrebbe sembrare la descrizione davvero di chiunque, non solo di un teenager ma anche di uomini e donne non nativi digitali che affollano costantemente i social. E invece è quanto viene riportato oggi da quasi tutte le testate come tratto distintivo di Seifeddine Rezgui, nome de guerre Abu Yahya al-Qayrawani, 24 anni e un diploma di una scuola tecnica e futuro ingegnere, che durante il Black Friday ha ucciso a sangue freddo 38 persone sulla spiaggia di un resort a Susa, Tunisia. Continue reading
Terrorismo, il venerdì nero del Ramadan: Kuwait, Francia e Tunisia colpite dall’Isis. Il commento di ITSTIME sul blog de Il Fatto Quotidiano.
Abu Obeida Youssef al-Annabi nel video alla Tunisia: “Tra il messaggio dei mujaheddin e il rifiuto dei laici” – by Mauro Pastorello
E’ di poche ore fa un nuovo video inneggiante alla jihad, rivolto alla Tunisia, sul quale sembrano opportune alcune considerazioni. L’autore è Abu Obeida Youssef al-Annabi, storicamente legato ad Al Qaeda e principale esponente di Al Qaeda nel Magreb come testimoniano numerosi interventi e video postati nella rete e presidente del consiglio dei notabili. Continue reading
L’attacco a Tunisi: identità nazionali a rischio e democrazie sempre meno resilienti – by Barbara Lucini
L’attacco terroristico al Museo Bardo ieri a Tunisi solleva questioni di rilevanza fondamentale nel contesto della crisi economico – politica europea, che oramai affligge il Vecchio Continente da più di sette anni. In questo periodo di tempo, infatti le istituzioni e le diverse agenzie di governo hanno potuto solamente dimostrare il loro lato vulnerabile, le loro mancanze strategiche e di pianificazione a lungo termine, l’illegalità e la corruzione sempre più dilaganti di certi atti, l’incomprensione di scenari sociali e l’incapacità di interpretare segni visibili di un malessere comunitario ben radicato.
SPOTREP – Attacco a Tunisi (ore 22:00 IT) – by Emilio Palmieri
E’ di queste ore la notizia di un attacco condotto da un gruppo di militanti armati presso il museo nazionale di Bardo a Tunisi. Il presente SPOT REPORT – che è da considerarsi iniziale analisi dell’evento critico e quindi suscettibile di variazioni – si articola sui seguenti elementi essenziali di informazione: Continue reading
Morti al Museo del Bardo: la Tunisia è sotto attacco – by Marco Lombardi
Le notizie frammentarie confermano che il Museo del Bardo è stato un obiettivo di “risulta” rispetto al Parlamento tunisino, accanto al Museo, in cui si discuteva la legge contro il terrorismo. Continue reading
L’Italia contro l’ISIS: fondamentale il ruolo della Tunisia e un cambio di approccio concettuale – by Claudio Bertolotti
Le ragioni della visita del ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni a Tunisi.
Anche quest’anno l’Italia contribuisce con un proprio rappresentante all’iniziativa di difesa “5+5” presso il CEMRES – Euro-Maghreb Center for Research and Strategic Studies con sede a Tunisi; un impegno importante, data la delicatezza dell’argomento in fase di discussione: la sicurezza dei confini degli stati partecipanti all’iniziativa – Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Malta (per l’Europa) e Marocco, Mauritania, Algeria, Libia (assente al tavolo dei lavori) e Tunisia (per il nord Africa). Continue reading