The Islamic State (2015) è il libro a cura del califfato da poco pubblicato e al vaglio delle intelligence. Si tratta di 100 pagine di testo, in un inglese non perfetto, lanciato come EBook, con numerose informazioni su IS. Il volume è stato lanciato ail 15 gennaio da alcuni account twitter conosciuti e periodicamente “bannati”, poi rilanciato sui forum intorno al 20 gennaio e ripreso, oggi, da molti media occidentali.
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Califfato e AQIM: service provider del Nord Africa – by Giovanni Giacalone
Martedì 27 gennaio un commando di jihadisti ha attaccato il Corinthia Hotel a Tripoli, di proprietà maltese e noto per essere frequentato da diplomatici e uomini di governo; almeno dieci i morti accertati, cinque libici, tre tajiki, un francese e un americano.
L’attacco è successivamente stato rivendicato dalla filiera libica dell’ISIS e sono state rilasciate anche le foto di due dei presunti terroristi, Abu Ibrahim Al-Tunsi e Abu Sulaiman Al-Sudani: come risulta evidente dai nomi, si tratterebbe di due elementi stranieri, un tunisino e un sudanese, due volontari della nuova internazionale del terrore. Continue reading
The Islamic State. The risk of underestimating its power as a looming state actor – by Emilio Palmieri
The Islamic State (IS) is a shocking reality. Over the last year, it has been able to consolidate itself into a “state-like” manner as a result of the victory of the insurgency that erupted in the contested territorial area between Iraq and Syria after the departure of NATO and US forces and the struggle against the Assad regime respectively. Continue reading
“Die in your rage”: nuove minacce di IS – by Marco Lombardi
“Die in your rage”, il portavoce ufficiale di IS torna a minacciare chiaramente Eurpoa, America, Occidente e tutto il mondo che non condivide il Califfato, chiamando alle armi i muwahhidin perché attacchino in tutti i Paese, dandosi appuntamento a Roma: Continue reading
Nuovo video di IS: Kenji Goto e il pilota giordano – by Marco Lombardi
E’ appena comparso il nuovo video di IS in cui si minaccia la decapitazione del pilota giordano catturato sotto Natale, insieme all’ostaggio giapponese.
Combattenti stranieri in Siria e Iraq: i dati del Munich Security Report
E’ stato pubblicato oggi il Munich Security Report 2015 con, tra l’altro, nuovi dati sui combattenti stranieri nel Califfato. Il numero complessivo stimato è di oltre 20.000 combattenti stranieri (20.000 era la stima in Afghanistan) di cui circa 4.000 residenti o cittadini europei.
Back in the day: tutto cambia perché nulla cambi? L’attuale minaccia militante ha davvero mutato pelle? – by Emilio Palmieri
I recenti eventi di Parigi, per i quali le autorità francesi sono ancora in fase di orientamento in ordine ad ottenere un quadro quanto più chiaro ed esaustivo, mettono in evidenza un possibile paradosso. Diversi commentatori, analisti e anche rappresentanti istituzionali considerano l’attacco condotto dai fratelli Kouachi contro la redazione di Charlie Hebdo e da Amedi Coulibaly contro il supermarket kasher come manifestazione di una dinamica operativa nuova: individui “sociologicamente” occidentali, dopo un processo di radicalizzazione, si recano in aree dominate da strutture militanti (Stato Islamico in Iraq e Siria – ISIS, al-Qa’ida nella Penisola Arabica – AQAP), svolgono in queste zone attività operative, rientrano nei paesi d’origine e qui, unitamente ad un network limitato, conducono attacchi utilizzando le tattiche acquisite nel loro percorso militante. Continue reading
Ansar-alhaqq.net: il primo “risultato” di Anonymous – by Alessandro Burato
L’indomani della strage al giornale satirico Charlie Hebdo il gruppo internazionale di hackers conosciuto con il nome di Anonymous ha lanciato la sua campagna contro la comunicazione del terrore a difesa della libertà di espressione. Sotto l’hashtag #OpCharlieHebdo (utilizzato fino ad ora più di 43.000 volte) ha dichiarato di voler perseguire due principali obiettivi: innanzitutto quello di raccogliere informazioni riguardanti siti di propaganda islamista che inneggino al jihad ed eventualmente oscurarli unitamente alla richiesta a tutti gli utenti di Twitter di segnalare eventuali profili utilizzati come strumenti di radicalizzazione da parte dei terroristi cosicché vengano bloccati dalla compagnia. Continue reading
Attacco jihadista (a Charlie Hebdo): terrorismo di successo o fallimentare? Elementi di analisi – by Claudio Bertolotti
Parigi, 8-9 gennaio 2014: 20 morti (17 vittime e tre terroristi jihadisti). Dopo Canada, Stati Uniti e Australia, i due episodi in Francia, collegati o meno tra di loro, forniscono alcuni utili elementi di valutazione sul “terrorismo jihadista” contemporaneo.
Marco Lombardi ai TG di Sky News parla dei nuovi terroristi: gli zombie. (registrazione effettuata il 9/1/2015 ore 12:00)
Dopo Charlie Hebdo solo Zombie: il nuovo terrorismo ibrido – di Marco Lombardi
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Una analisi degli eventi che sono seguiti al Massacro delle Matite l’altro giorno è opportuno rimandarla a quando tutte le informazioni saranno disponibili, per una analisi puntuale delle dinamiche.
Ma fin da ora è opportuno sottolineare alcune caratteristiche dell’evento che segnano l’evoluzione del terrorismo che ci si trova a combattere nella nuova forma ibrida di guerra.
L’attacco a Parigi: una “ISISizzazione” delle tattiche militanti in Europa? – by Emilio Palmieri
Il 7 gennaio 2015, nel centro di Parigi, un team composto da tre militanti di ispirazione e prassi qa’idista ha portato a termine un attacco contro un obiettivo deliberato – la sede del giornale satirico “Charlie Habdo” – e contro obiettivi di opportunità (un poliziotto ed un passante) che si sono frapposti nel corso della manovra di esfiltrazione.