Because of terrorism’s core purpose of instilling fear, its characteristics and features are not always foreseeable. When it comes to 2023, however, we should expect it to be the most unpredictable year in recent times. Ideological patchworking and mixing, reciprocal influencing and democratization of the threat: all the major trends that might prevail in the next few months pivot around chaos and unpredictability. Continue reading
Tag Archives: Terrorism
Ripensare la definizione di terrorismo – by Marco Lombardi
Il nuovo anno si avvia con alcuni eventi che ripropongono il terrorismo all’attenzione delle agenzie di sicurezza e dei media. Soprattutto, si tratta di eventi che reclamano una riflessione sulla minaccia specifica che è sempre consistente sul piano fattuale, fluida e pervasiva, ma bisognosa di una ridefinizione sul piano teorico e interpretativo. Quanto è successo in questi ultimi giorni è sotto gli occhi di tutti.
Continue readingNew Threats from Wagner PMC by – Giulia Porrino & Federico Borgonovo
On 23 November, the European Parliament adopted the resolution defining Russia as a state sponsor and user of terrorist modalities[1]. At the same venue, MEPs asked the EU Council to include the Wagner group and the 141st Motorized Regiment of Chechen fighters, also known as “Kadyrovites”, in the list of terrorist organizations of the European Union, as well as other armed militias. Continue reading
The Captagon factor – by Emilio Palmieri
Captagon is the brand name given to the synthetic-produced drug based off of fenethylline molecules. Firstly synthesised in Germany in 1961, it was introduced as milder alternative to amphetamine and methamphetamine that were employed at the time to treat narcolepsy, fatigue, behavioural disorder and minimal brain dysfunctions. It was also used in lack of drive, particularly in elderly patients due to organic diseases (like Parkinsonism) or other causes, as well as after severe illness or injury. Continue reading
11.9.2001: un evento mediale, cognitivo, globale – by Giacomo Buoncompagni
Il terrorismo è una strategia tipicamente cognitiva e l’attacco dell’11 settembre 2001 potremmo (ancora) definirlo un (media) event cognitivo- globale il cui obiettivo di base era ottenere, attraverso i media, il massimo risultato con uno sforzo relativamente basso all’interno della sfera pubblica. Continue reading
“Scrivere da morire”. Scrittura, libertà e violenza culturale – by Giacomo Buoncompagni
Per il sociologo Walter Ong la scrittura è uno dei media più potenti in grado di influenzare la storia delle civiltà, le relazioni e i conflitti tra gli esseri umani. È stata l’introduzione della scrittura a trasformare lo stile cognitivo e la coscienza degli uomini, producendo nuovi modelli di pensiero che hanno reso possibile l’enorme sviluppo della/e cultura/e. Continue reading
Social bots and synthetic interactions to stage digital extremist armies (part 2) – by Daniele M. Barone
Jihadist groups’ ability to build and maintain a large online community through social media is well known, as well as their capacity, growing out of a state of necessity or creativity, to be early adopters of new technologies. Continue reading
Crypto-jihad: noisy crowdfunding or hidden crimes? – by Daniele M. Barone
At the end of January, several local Indian news organizations reported that al-Qassam brigades (AQB), the military wing of Hamas, could be behind a cryptocurrency mobile wallet[i] hack in India.[ii] Continue reading
CounteR Newsletter
Dear Readers,
We proudly present the CounteR Project Newsletter for all those interested in combating radicalisation, violent extremism, and crime prevention! Continue reading
La comunicazione (digitale) dei talebani – by Giacomo Buoncompagni
Nel 2008 il Capo di Stato Maggiore della Difesa del Regno Unito, Marshal Sir Jock Stirrup, dichiarò ai media britannici di essere già stati più volte battuti sul tempo nelle varie operazioni di informazione dai gruppi di talebani,. Continue reading
Il ritorno dei talebani a Kabul: quali rischi? – by G. Giacalone
La drammatica uscita di scena statunitense dall’Afghanistan rischia di creare ripercussioni che vanno ben oltre i confini del martoriato Paese dell’Asia Centrale, coinvolgendo anche l’Europa. Continue reading
Terrorismo in Afghanistan: Talebani e non solo – by Franco Iacch
Una forza di reazione rapida composta da tre battaglioni statunitensi (due del Corpo dei Marine e uno dell’Esercito), e due contingenti canadesi (150/300 soldati) ed inglesi (600/800 unità) delle forze speciali, sarà schierata presso l’aeroporto internazionale di Hamid Karzai a protezione dell’evacuazione del personale diplomatico e civile statunitense presente ancora a Kabul. Continue reading