Apparentemente il periodo post uragano Katrina e quello post attacchi terroristici del 13 Novembre a Parigi non hanno nulla in comune. L’uno occorso in Europa, l’altro negli Stati Uniti; l’uno un evento principalmente di origine naturale, l’altro di matrice unicamente umana. Invece una questione in comune si può trovare: la resilienza attribuita alle persone per affrontare il post evento e le sue drammatiche conseguenze. Continue reading
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Terrore: Dabiq 12 – by Alessandro Burato
Semplicemente terrore. Ecco il titolo scelto da IS per comunicare le recenti stragi nel nuovo numero di Dabiq12, uscito poche ore fa. Parigi e l’aereo russo abbattuto nel Sinai occupano le prima pagine della rivista. Continue reading
Gli attentatori di Parigi: le relazioni da ricostruire – by Marco Maiolino e Alessandro Burato
Le relazioni tra gli attentatori di Parigi che vengono suggerite in questo commento sono fondate su informazioni relative alle indagini filtrate sui quotidiani d’Europa, ricompresi in una mappa concettuale più ampia che ancora deve essere verificata e della quale si potrà, forse, avere un’idea più chiara solo al termine del lavoro di intelligence che al momento si sta svolgendo per dare risposta ad alcune domande. Continue reading
SPOTREP – Attaco a Parigi – by Emilio Palmieri
Venerdì 13 novembre 2015 passerà alla storia come “l’11 settembre” degli Stati Uniti d’Europa. L’attacco perpetrato ai danni di Parigi, capitale di uno dei paese fondamentali della Comunità Europea, da parte di un gruppo di militanti appartenenti alla galassia della violenza religiosamente motivata di matrice islamista è un atto di guerra a tutti gli effetti e contro tutti noi europei. Continue reading
L’attacco a Parigi è la guerra in Europa – by Marco Lombardi
Non è Madrid. E’ Parigi. Il giorno 11 marzo 2004, 10 bombe su 4 treni fanno 191 morti a Madrid. Il giorno 13 novembre 2015, 8 attacchi militari fanno 150 (?) morti a Parigi. Simili eventi per estensione, per gravità, per impatto e per la matrice islamista. Ma quella di Parigi è un’azione militare, coordinata e condotta sul terreno, favorita con numerosi segnali veicolati dalla comunicazione di IS da mesi. Continue reading
Guerra sul campo. Iraq e Siria facciamo due conti – by Marco Maiolino
Mentre gli Stati Uniti, proprio ieri, hanno dichiarato la loro intenzione di modificare la strategia di ingaggio contro Daesh in Medio Oriente, vagliando le possibilità di incrementare l’attività militare, servendosi di truppe sul terreno, ITSTIME fornisce alcuni dati interessanti sull’attuale situazione sul campo, in Siria e Iraq: Continue reading
Keeping on connecting the dots, interesting pieces to look at – by Marco Miolino
Interestingly, looking at the bigger picture, something seems to be on the move, quickly, especially within the terrorist constellation, quite striking, when the Caliphate is engaged on different fronts. The Thursday US special forces (Delta force) and Kurdish militias hostages rescue operation in Hawija, showed a clear change (although officially denied) in the US counter-terrorism policy in ME (when Russia seems to getting the regional upper hand, with a diplomatic rhetoric much more focused on jointly fight terrorism), then Aleppo, Raqqa and Ramadi, this time, may all be part of a much more pragmatic action, now that there are troops, Quds (Iran), Russians, Iraqis and Hezbollah (Lebanon), at least, on the ground. Continue reading
Terroristi migranti e social network: come sfruttare l’analisi delle reti – by Alessandro Burato
Arrestato ieri a Mantova Muhammad Bilal. La sua storia non è particolarmente complessa: il 5 gennaio 2014 sbarca in Sicilia da un barcone fingendosi uno dei disperati che cercano protezione internazionale e invece è un vero e proprio terrorista, addestrato in patria (Pakistan) alla lotta. Non è uno però che cerca molto di rimanere sotto traccia: nel centro di accoglienza di Piazza Armerina che lo ospita diventa presto uno dei più facinorosi ponendosi a capo di mini-rivolte che a volte richiedono l’intervento delle Forze dell’Ordine e, dopo il rifiuto della Commissione immigrazione della Prefettura di Enna della richiesta del riconoscimento dello status di rifugiato politico del 17 agosto scorso, fa ricorso alla commissione distrettuale di Caltanissetta. Inchiodato da profili web e pagine internet che inneggiavano al terrorismo, il componente dell’organizzazione terroristica sunnita Sipah e Sahaba Pakistan, è stato arresto con l’accusa di istigazione a delinquere e apologia del terrorismo. Continue reading
Stop Djihadisme: l’iniziativa mediatica del Governo francese per combattere il reclutamento di IS – by Marco Maiolino
La Francia, come già dimostrato dai tragici episodi di Parigi e Lione, è nel mirino dei Jihadisti e più precisamente, di Daesh (IS). Secondo le stime del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, approssimativamente 1700 tra cittadini francesi e stranieri residenti in Francia sono implicati in attività terroristiche, di cui 470 si trovano, oggi, a combattere in Siria e Iraq. Continue reading
Oltre Cesare Tavella: la galassia islamista e jihadista del Bangladesh – by Giovanni Giacalone
L’assassinio di Cesare Tavella ha posto improvvisi e nuovi interrogativi sulla presenza degli estremisti islamici in Bangladesh, una presenza forse sottovalutata dal Governo italiano. Continue reading
Understanding Hybrid Warfare: a caged lion case – by Marco Maiolino
The presence and activity of IS in Iraq and Syria has demonstrated an uncomfortable reality, we live in a multipolar world and a single hegemonic power is not enough to successfully face the challenge. Continue reading
Cesare Tavella: assassinio a Dacca (Bangladesh) rivendicato da IS – by Marco Lombardi
A febbraio Ayman al-Zawahiri lanciava un messaggio in cui chiamava il Bangladesh alla battaglia per l’Islam, contro il Pakistan e gli infedeli. In effetti il Bangladesh era diventato mira esplicita di al Qaeda poco dopo la proclamazione del Califfato, nell’autunno successivo. Continue reading