Dopo l’arresto di Salah scrivevamo che ora i giochi sarebbero cominciati. Bruxelles oggi è sotto un triplice attacco coordinato: Aeroporto internazionale, metro di Maelbeek e metro di Schuman (per ora non è chiaro se la stazione contigua abbia solo subito un effetto camino della esplosione a Maelbeek o sia stata colpita). Continue reading
Tag Archives: Jihad
Salah catturato, siamo solo all’inizio: un sistema di relazioni pericolanti e pericolose – by M.A.M.
Con l’arresto di Salah abbiamo avuto la conclusione simbolica dell’attacco di Parigi, garantendo alla giustizia il super latitante. Ma non possiamo dire nulla di più di questo. Che tuttavia basterà a soddisfare molti. Sul piano operativo e di contenimento della minaccia la conclusione di questi quattro mesi di caccia moltiplicano incertezze e timori. Ora comincia il bello. Continue reading
Al-Hayat Media Center: video sottotitolato in albanese – by Giovanni Giacalone
La casa di produzione di IS, la al-Hayat Media Center, ha rilasciato un breve filmato in arabo con sottotitoli in albanese, poco meno di tre minuti, dove viene esaltato il martirio di Abu Malik al-Tamimi, predicatore saudita riverito come “grande sapiente” nei ranghi di IS. Continue reading
Con Daesh in Libia torna “Il Leone del Deserto” – by Alessandro Burato e Marco Maiolino
La cinematografia italiana è ora una materia che possiamo annoverare fra le conoscenze del Califfato: risale a poche ore fa la pubblicazione, da parte di Daesh, di un nuovo video di circa 28 minuti nel quale è montata una scena tratta dal celebre film del 1981 Leone del Deserto, girato in Libia, a Roma e Latina, parzialmente finanziato da Gheddafi con 25 milioni di dollari e ambientato negli anni venti quando le forze di Omar al-Mukhtar combattevano in Libia l’esercito italiano, guidato dal generale R. Graziani. Continue reading
Anche Daesh in crisi: tagli agli stipendi dei combattenti – by Andrea Garnero
Il mercato nero del petrolio, dei beni archeologici, le donazioni e i risarcimenti dei riscatti hanno portato nelle casse dello Stato islamico dal 2011 a oggi miliardi di dollari. Ma i continui raid sui pozzi hanno costretto i tesorieri a dimezzare i salari dei 350 mila miliziani. Continue reading
Il terrorismo attacca il turismo: un asset strategico da difendere – by Alessandro Burato e Marco Maiolino
Il 2015 ha sottolineato quanto i turisti (e il turismo) sia un bersaglio specifico del terrorismo attuale, per portare a termine la propria strategia: diffondere terrore e destabilizzare i suoi obiettivi, colpendoli nei loro asset. L’anno appena trascorso ha visto infatti diversi attacchi che hanno coinvolto turisti o più in generale uomini e donne in viaggio. Continue reading
Attacking public spaces: an emerging operational targeting pattern against the “softest” amongst the “soft-targets”? – by Emilio Palmieri
Over the recent months, transnational violent extremist networks have been responsible for what appears to be an emerging targeting pattern: attacks against public places like restaurants, bars, pubs or small markets. The following commentary tries to explore whether these significant events may represent a trend in the operational approach that is currently being adopted. Continue reading
Il video di IS: Roma sotto attacco. Meglio una analisi della capacità militare convenzionale di IS – by Emilio Palmieri
E’ di questi giorni la diffusione da parte di IS di un video in cui Roma ed il Vaticano vengono identificati in modo esclusivo come target di imminenti azioni violente. Ciò che maggiormente interessa del filmato non è tanto la specificità dell’obiettivo (di cui peraltro si è molto discusso anche in relazione agli appuntamenti internazionali di cui i due stati – Italia e Santa Sede – sono protagonisti), ma è analizzare il reale livello del military power che IS è in grado di esprimere alla luce degli equipaggiamenti che sono mostrati nelle riprese. Continue reading
Daesh è arrivato a San Bernardino?…forse non importa – by Alessandro Burato
14 morti e 17 feriti è il bilancio della sparatoria avvenuta mercoledì 2 dicembre a San Bernardino. La questione dei motivi che hanno portato Syed Farook, 28 anni e Tashfeen Malik, 27, a compierla è ancora aperta. Si stanno battendo tutte le piste: dalla vendetta, a un vero e proprio atto di terrorismo e ad una via di compromesso tra le due. La volontà di Syed di sfogare la sua insoddisfazione sul luogo di lavoro, forse in concomitanza allo sviluppo di un processo di radicalizzazione, lo avrebbe portato, insieme alla sua compagna, ad irrompere nelle struttura sparando a raffica e piazzando esplosivi che sono rimasti inesplosi. Continue reading
Il Cyber Warfare secondo IS – by Alessandro Burato
Messaggio ai cavalieri mediatici. È questo il titolo di una pubblicazione di Daesh, trascrizione di quanto ripreso in un video di 6 minuti lanciato l’11 marzo 2015 durante il quale vengono intervistati 5 mujaheddin in merito alle battaglie che il sedicente stato islamico sta combattendo nel mondo virtuale. Continue reading
Black Flags from the ISLAMIC STATE (2016) – by Marco Lombardi
Pubblicato in queste ore il Black Flags from the ISLAMIC STATE (2016), il volume che riassume, rilancia e promuove le strategie di IS: propaganda, certo. Notizie nuove poche. Ma interessante per le interpretazioni che propone e il back stage che implica. Continue reading
IS e jihadismo in Albania – by Giovanni Giacalone
IS ha da tempo mostrato il proprio interesse per l’area balcanica, tanto che nel giugno 2015 si è mosso mediaticamente , tramite la sua principale casa di produzione, la al-Hayat Media Center, con un nuovo video specificatamente orientato ai Balcani: “Honor is in Jihad. A Message to the People of the Balkans”. L’obiettivo è chiaro, scuotere i musulmani dei Balcani e spingerli verso due direzioni: l’ “Egira” verso lo Stato Islamico o la jihad neo propri paesi. Continue reading