Oggi è caduta Ayn al-Arab, la “Primavera degli Arabi”, quella che i media chiamano alla curda Kobanê, nel governatorato di Aleppo in Siria, nell’area di controllo di IS, dove Emirato di Aleppo e Califfato si confondono. Il fatto è che Kobanê è sul confine turco, dal quale si godeva fino a poco fa lo spettacolo dei combattimenti, tra i carri turchi schierati e le truppe impegnate ad allontanare i curiosi, i fuggitivi e coloro i quali – curdi – volevano recarsi a combattere nella città.
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AQIM e AQAP insieme: una nuova vittoria di IS
Una nuova vittoria di Al Baghdadi su Al Zawhiri è il messaggio di oggi (datato 11 settembre), congiuntamente emesso da AQAP e AQIM.
Donne nell’IS – by Hamed N.
Le donne non sono immuni dal jihad e dalle “sirene” di IS, spesso conducono le loro attività terroristiche coperte da pseudonimi e sempre concorrono con gli uomini per il triste primato del “chi è più spietato?”.
Iraq, niente di cui stupirsi – by Marco Lombardi
Pubblicato su Cattolica News il 28 agosto 2014. Dopo le macabre immagini dell’esecuzione del giornalista americano, il professor Marco Lombardi spiega che tutto si svolge secondo un copione ampiamente prevedibile, dall’atrocità all’uso della Rete da parte dell’Isis/Is: “Iraq, niente di cui stupirsi“.
ISIS/IS: una questione seria e che… dura – by Marco Lombardi
L’Istituzionalizzazione di IS è un problema serio.
Poco dopo la dichiarazione di nascita del Califfato, il 29 giugno 2014, scrivevo per suggerire quanto prima un attacco militare via aria degli “alleati” a IS. Poche settimane dopo si è realizzato.
Radicalizzazione e reclutamento per il Jihad in Europa e Italia: una minaccia perdurante – by Marco Lombardi
Negli ultimi anni, in particolare successivamente agli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 e di quelli avvenuti sul suolo europeo, l’attenzione degli studiosi è stata rivolta a comprendere le nuove caratteristiche del terrorismo internazionale. Più recenti, invece, gli studi inerenti ai processi di radicalizzazione, ovvero i meccanismi attraverso i quali gli individui cambiano i loro atteggiamenti adottando un comportamento potenzialmente deviante ancorato a un’ideologia radicale o estremista. Questi ultimi si concretizzano – in ultima istanza – attraverso il reclutamento all’interno di organizzazioni o gruppi estremisti che utilizzano la violenza per raggiungere degli obiettivi di tipo sociale, politico o di destabilizzazione del contesto nel quale operano. Sebbene il radicalismo non possa essere considerato un sinonimo di “terrorismo”, il processo che spinge gli individui ad abbracciare delle ideologie di stampo radicale è di fondamentale importanza in quanto rappresenta il primo e cruciale passo verso l’estremismo violento.
“Nessun luogo è lontano” – 22 e 24 agosto 2014
Partiamo dalla Libia, il cui spazio aereo è stato chiuso a causa dell’escalation degli scontri tra le forze dell’ex generale Khalifa Haftar e le milizie filo islamiche. Ne parliamo con la giornalista freelance Nancy Porsia. Con Roberto Aliboni, consigliere scientifico dell’Istituto Affari Internazionali. A seguire un focus sulla strategia comunicativa di Isis con Marco Lombardi, responsabile del centro di ricerca ITSTIME, e docente di Sociologia e Gestione delle crisi e dei rischi della comunicazione all’Università Cattolica di Milano. Poi andiamo in Kosovo, dove Nato e forze di sicurezza nazionali sono impegnati in un’operazione anti-terrorismo, dopo l’ondata di arresti di kosovari sospettati di essere combattenti di Isis in Siria e in Iraq. Con Nate Tabak, caporedattore di Prishtina Insight.
L’intervista a Marco Lombardi
L’intera puntata è ascoltabile qui
Intervista di Marco Lombardi ad Adnkronos
Roma, 22 ago. (Adnkronos) – Jiadisti in casa nostra. Anche il nostro Paese è diventato un “punto logistico per gli jiadisti”, particolarmente per quelli che “arrivano dai Balcani per la Siria”. Della preoccupante realtà parla all’Adnkronos Marco Lombardi, docente all’Università Cattolica di Milano, dal 2008 membro, tra gli altri incarichi, dell’ European Expert Network on Terrorism Issues promosso da Federal Police e dal Centre for Terrorism and Counterterrorism.
Articolo di Fausto Biloslavo pubblicato il 21 agosto 2014 su Il Giornale. «Prossimamente temo che cadranno altre teste, purtroppo non solo in senso figurato. Tutti gli ostaggi sequestrati in Siria, compresi quelli italiani, sono ad alto rischio perché possono diventare oggetto di rappresaglia dello Stato islamico».
NATO Workshop: countering violent extremism among youth to prevent terrorism
Catholic University of Milan in co-operation with the Al-Ahram Center for political and strategic studies (ACPSS) of Cairo origanized the NATO Science for Peace and Security (SPS) Programme Advanced Research Workshop: Countering violent extremism among youthto prevent terrorism. held on 10-13 June 2014 at ASERI in Milan.
Le nuove sfide del terrorismo metropolitano
Il primo volume di ITSTIME è in libreria. Il terrorismo urbano sembra essere una delle sfide più complesse da affrontare per la sicurezza nazionale. New York, Madrid e Londra restano impresse nella nostra memoria quali grandi città occidentali recentemente oggetto di attacchi terroristici e la scena mediatica degli ultimi decenni ci presenta oramai quotidianamente immagini di metropoli “a rischio”. Questo volume si propone di analizzare il fenomeno in termini di minaccia concreta e di possibile risposta da parte sia dei cittadini sia delle autorità competenti. Gli autori, attraverso approcci che vanno dalla sociologia alla psicologia, dal crisis management alla criminologia, si interrogano sulle pratiche apprese e sulle forme assunte dal terrorismo di matrice islamica. Delineando le minacce agli agglomerati urbani contemporanei, i contributi offrono spunti di riflessione che, oltre a inserirsi nel dibattito accademico, definiscono nuovi approcci strategici di intervento.
LINK : Terrorismo metropolitano