La notizia di ieri è la rinuncia del tribunale di Trento alla custodia cautelare del Mullah Krekar, che dunque non sarà più estradato in Italia per essere sottoposto a processo, che era già fissato per il 13 marzo 2017 a Bolzano. Continue reading
Tag Archives: Italy
Terremoto Centro Italia fra una narrativa pseudo resiliente e una reale disaster economy – by Barbara Lucini
Il terremoto che ha colpito il centro Italia lo scorso mercoledì 24 Agosto, devastando interi paesi presenta una importante novità per la narrativa dei disastri, che ha il sapore di una azione resiliente molto studiata ed in linea con una attuale modalità comunicativa istituzionale: l’enfasi posta sulle persone estratte vive dalle macerie. Continue reading
Terroristi a Bari: la catena Afpak, i rifugiati e le minacce all’Italia – by Marco Lombardi
Gli arresti di oggi a Bari sono importanti e interessanti: ci stiamo lavorando. Ma già sono possibili alcune considerazioni anche in relazione ai fatti di queste settimane. Continue reading
Il network jihadista in Italia: Dae’sh e la nuova strategia di penetrazione del territorio italiano – by Nicolò Spagna
Tornando sulla questione del network jihadista e i collegamenti che sono stati riscontrati con l’Italia, trattati nell’articolo precedente, oggi l’attenzione si focalizza nel particolare in Lombardia e Piemonte. Il 28 aprile 2016 sono stati emessi ordini di arresto nei confronti di sei soggetti accusati di “partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale”. Questo evento, oltre a confermare ulteriormente l’esistenza nel territorio italiano di focolai di fondamentalismo di matrice islamica strettamente collegati al sedicente Stato Islamico, è interessante in quanto evidenzia in primis l’importanza dell’analisi delle reti sociali e delle diverse tipologie relazionali riscontrabili al loro interno. In secondo luogo si evidenzia la sottile (ma presente) capacità di adattamento delle strategie del Dae’sh in funzione degli obiettivi.
La Grande Rete del terrorismo jihadista e l’Italia – by Nicolò Spagna
Fin da quando il cuore dell’Europa è stato colpito, con gli attacchi alla capitale parigina e successivamente con Bruxelles, i riflettori si sono spostati quasi immediatamente sull’Italia. La macchina della propaganda jihadista di Daesh ha più volte etichettato l’Italia come target privilegiato, infatti proprio in uno degli ultimi video rilasciati dall Alwa’ad Media Production, vengono minacciate Roma, Londra e Berlino ponendo alla base frasi proselitistiche con il fine di smuovere i seguaci e spronare all’azione: “Combatteteli, Allah li punirà attraverso le vostre mani”. Continue reading
Il video di IS: Roma sotto attacco. Meglio una analisi della capacità militare convenzionale di IS – by Emilio Palmieri
E’ di questi giorni la diffusione da parte di IS di un video in cui Roma ed il Vaticano vengono identificati in modo esclusivo come target di imminenti azioni violente. Ciò che maggiormente interessa del filmato non è tanto la specificità dell’obiettivo (di cui peraltro si è molto discusso anche in relazione agli appuntamenti internazionali di cui i due stati – Italia e Santa Sede – sono protagonisti), ma è analizzare il reale livello del military power che IS è in grado di esprimere alla luce degli equipaggiamenti che sono mostrati nelle riprese. Continue reading
Cesare Tavella: assassinio a Dacca (Bangladesh) rivendicato da IS – by Marco Lombardi
A febbraio Ayman al-Zawahiri lanciava un messaggio in cui chiamava il Bangladesh alla battaglia per l’Islam, contro il Pakistan e gli infedeli. In effetti il Bangladesh era diventato mira esplicita di al Qaeda poco dopo la proclamazione del Califfato, nell’autunno successivo. Continue reading
“Operazione Martese”, propaganda e reclutamento tra Italia e Arabia Saudita – by Giovanni Giacalone
L’operazione denominata “Martese”, scattata all’alba di mercoledì 1 luglio, ha portato all’arresto di cinque persone tra Italia e Albania, mentre altre cinque sono latitanti. Due i nuclei familiari coinvolti tra cui i Sergio, italiani convertiti all’Islam. Continue reading
Comicità resiliente: IS minaccia Roma e Milano – by Marco Lombardi
Oggi tutti i media parlano e diffondo le immagini, anzi i pizzini, con cui gli uomini del Califfato mostrano, con i selfie, di essere già a Milano e Roma. Anzi sono per strada, visto che documentano caselli e autogrill oltre che piazze nobili. Il lancio è stato fatto dal solito monitoraggio di SITE, centro americano. Continue reading
Muhammad Hafiz Zulkifal imam di Bergamo e la cellula jihadista in Sardegna – by Giovanni Giacalone
Sgominata una cellula jihadista legata ad al-Qaeda e con base in Sardegna; diciotto le ordinanze di custodia cautelare emesse, di cui dieci eseguite. Gli arrestati, tutti cittadini pakistani e afghani, avrebbero pianificato e portato a termine attentati nei propri paesi d’origine e alcuni di loro sarebbero gli autori della strage del mercato di Peshawar nell’ottobre del 2009, nella quale restarono uccise più di cento persone. Altri due degli arrestati avrebbero invece svolto in passato il ruolo di fiancheggiatori per Usama Bin Laden. Continue reading
IS attacca dal mare? La minaccia “waterborne”: l’acqua come ambiente operativo di opportunità – by Emilio Palmieri
Sono recenti le indicazioni presenti sui media che riportano valutazioni da parte degli apparati di sicurezza nazionali circa la possibilità che strutture militanti attualmente operanti in Libia possano utilizzare il mare come piattaforma da cui lanciare attacchi. Il livello di confidenza attribuita all’informazione è stimata “media”, anche se il recente threat stream nei confronti dell’Italia impone un serio apprezzamento circa i plausibili livelli di rischio che il Paese corre.La problematica operativa non è nuova: sin dagli anni ’80, infatti, il terrorismo marittimo è stato uno strumento utilizzato dai network in quanto ritenuto fattibile ed efficace per la conduzione di campagne aggressive. Continue reading
L’Italia e il circuito jihadista – by Roberto Colella
La holding del jihad globale si basa su un circuito ben collaudato riguardante vari aspetti. L’attività di finanziamento risulta segnata da due strategie: quella del money laundering, sicuramente la più conosciuta, basata sui proventi derivati dall’attività criminale, di seguito ripuliti per poi essere integrati nel mercato legale e quella del money dirting basata sulla raccolta illecita dei fondi da parte dei terroristi per poi occultare la finalità ultima dei vari movimenti di capitali ed impiegarli in attentati terroristici. Continue reading