Tag Archives: ISIS

25Feb/15

L’Italia contro l’ISIS: fondamentale il ruolo della Tunisia e un cambio di approccio concettuale – by Claudio Bertolotti

Le ragioni della visita del ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni a Tunisi.

Anche quest’anno l’Italia contribuisce con un proprio rappresentante all’iniziativa di difesa “5+5” presso il CEMRESEuro-Maghreb Center for Research and Strategic Studies con sede a Tunisi; un impegno importante, data la delicatezza dell’argomento in fase di discussione: la sicurezza dei confini degli stati partecipanti all’iniziativa – Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Malta (per l’Europa) e Marocco, Mauritania, Algeria, Libia (assente al tavolo dei lavori) e Tunisia (per il nord Africa). Continue reading

18Feb/15

“Libya: The Strategic Gateway for the Islamic State”: migranti e terroristi nei piani strategici di IS – by Marco Lombardi

Oggi i media fanno clamore, e i politici ci partecipano in ritardo, al documento di tale Arhim al-Libim intitolato: “Libya: The Strategic Gateway for the Islamic State”, pubblicato già il 23 gennaio 2015. Si ripetono le medesime cose pubblicate da IS nei sui Black Flags Books, sia quello di novembre sull’attacco a Roma (Black Flags from ROME) sia su quello più recente sulle intenzione del califfato per il 2015 (The Islamic State 2015). Forse la cosa più interessante è chiedersi perché l’agenda pubblica sia necessariamente determinata dall’agenda mediatica anche su questioni di sicurezza che, di per sé, preferiscono il silenzio e l’azione preventiva. Continue reading

17Feb/15

Guerra a Tripoli: attacco militare a IS in Libia? – by Marco Lombardi

Al tempo delle cosiddette Primavere Arabe avevamo cominciato a scrivere del Ring of Fire, definendo così l’area mediterranea che veniva descritta come un anello fiammeggiante di conflitto perdurante. A seguito di una missione in Libia nel 2013, dipingevamo uno scenario di frammentazione e dissoluzione statuale probabile, fenomeno che è poi stato accelerato dalla penetrazione del Califfato. Continue reading

16Feb/15

“Message signed with blood to the Nation of the Cross”: nuovo video IS dalla Libia – by Marco Lombardi

Domenica, 15 febbraio, subito dopo l’attacco a Copenhagen ecco lanciato il video  di 5 minuti di IS intitolato “A message signed with blood to the Nation of the Cross”. Sulla riva del mare (“the coast of Wilayat Tarabulus by the Mediterranean sea”), sfilano 21 cristiani copti nella divisa dei prigionieri di Guantanamo, ciascuno accompagnato da un boia in tuta nera. Verranno sgozzati col solito rituale mentre il mare si tinge di rosso. Continue reading

15Feb/15

Lars Vilks dopo Charlie Hebdo: la medesima storia, annunciata via Inspire, tramortisce Copenhagen – by Marco Lombardi

Dopo Charlie Hebdo ecco l’attacco a Copenhagen: la medesima storia. Il resoconto è sui giornali: una sparatoria con un morto e tre feriti durante un convegno organizzato in ricordo della strage al giornale satirico francese Charlie Hebdo a gennaio. Poche ore dopo una seconda sparatoria, nei pressi di una sinagoga nel centro della città, con un morto e due feriti. Continue reading

09Feb/15

L’entusiasmo di Anonymous: opportunità percorribile o realtà inconciliabile? – by Emilio Palmieri

E’ di questi giorni la diffusione di un secondo intervento di Anonymous nel quale il collettivo ribadisce la propria volontà di contribuire alla campagna anti-ISIS.

Proprio in relazione all’evento, ci piacerebbe riprendere il post di Marco Lombardi “Message to Anonymous” del 10 gennaio 2015, soprattutto in relazione all’invito formulato nella conclusione: “Si deve lottare insieme non credete?Continue reading

09Feb/15

Cantlie ad Aleppo: reportage del testimonial di IS – by Marco Lombardi

Cantlie questa volta è ad Aleppo: è il 9 febbraio 2015. Dopo Mosul il testimonial, anzi l’anchorman di IS, si trova perfettamente a suo agio nel mostrare quanto il Califfato provveda a fornire servizi alla sua gente: il video è stato lanciato oggi  via Twitter da Al-Hayat Media Center, si intitola “From Inside Halab” ed è lungo 12 minuti. Continue reading

03Feb/15

Muad al-Kasaesbeh: il pilota giordano arso vivo da IS – by Marco Lombardi

La fine di Muad al-Kasaesbeh, il pilota giordano catturato il 24 dicembre 2014, e la sua pubblicità farà discutere.Ovviamente tralascio la risposta reattiva all’evento – non perché di per sé inutile ma perché per sua natura affrettata e dunque potenzialmente poco efficace contro chi si combatte – per cercare di capire o, almeno, di mettere in fila alcuni punti: Continue reading

02Feb/15

The Islamic State (2015): il libro di IS che annuncia missili sull’Italia e recluta personale – by Marco Lombardi

The Islamic State (2015) è il libro a cura del califfato da poco pubblicato e al vaglio delle intelligence. Si tratta di 100 pagine di testo, in un inglese non perfetto, lanciato come EBook, con numerose informazioni su IS. Il volume è stato lanciato ail 15 gennaio da alcuni account twitter conosciuti e periodicamente “bannati”, poi rilanciato sui forum intorno al 20 gennaio e ripreso, oggi, da molti media occidentali.

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02Feb/15

Califfato e AQIM: service provider del Nord Africa – by Giovanni Giacalone

Martedì 27 gennaio un commando di jihadisti ha attaccato il Corinthia Hotel a Tripoli, di proprietà maltese e noto per essere frequentato da diplomatici e uomini di governo; almeno dieci i morti accertati, cinque libici, tre tajiki, un francese e un americano.

L’attacco è successivamente stato rivendicato dalla filiera libica dell’ISIS e sono state rilasciate anche le foto di due dei presunti terroristi, Abu Ibrahim Al-Tunsi e Abu Sulaiman Al-Sudani: come risulta evidente dai nomi, si tratterebbe di due elementi stranieri, un tunisino e un sudanese, due volontari della nuova internazionale del terrore. Continue reading

28Gen/15

The Islamic State. The risk of underestimating its power as a looming state actor – by Emilio Palmieri

The Islamic State (IS) is a shocking reality. Over the last year, it has been able to consolidate itself into a “state-like” manner as a result of the victory of the insurgency that erupted in the contested territorial area between Iraq and Syria after the departure of NATO and US forces and the struggle against the Assad regime respectively. Continue reading