Negli ultimi tempi in Italia sono state avviate molte discussioni, circa l’utilizzo di Twitter o Social Media in caso di crisi. Iniziative lodevoli, perché pongono al centro della discussione il rapporto fra persone, comunità e nuove tecnologie e cercano di orientare risposte adeguate in contesti critici. Le alluvioni che hanno da poco flagellato il sud Italia e le nuove scosse sismiche nella zona dei Campi Flegrei, nel Messinese e in altre regioni italiane pongono però tutt’altra questione. Continue reading
Tag Archives: Crisis Management
Sulla Rotta Balcanica – by Laris Gaiser
La rotta balcanica dei rifugiati che cercano asilo in Europa sta rubando da alcuni mesi le prime pagine alla tragedia dei migranti che attraversano il mar Mediterraneo nello stretto di Sicilia e in quello di Gibilterra. Esattamente come la regione da cui prende il nome questa nuova rotta nasconde in se veri e propri paradossi che sfuggono all’opinione pubblica del vecchio continente e, molto spesso, per ragioni di interesse politico o per semplice disinteresse, vengono ignorati perfino dai media. Continue reading
Sicurezza, Terrorismo e Società – Security, Terrorism and Society. A new international magazine on line.(Italian and English)
Sabato 25 Aprile 2015 Nepal: terremoto dei poveri o prevenzione fallimentare? – by Barbara Lucini e Marco Lombardi
Il terremoto in Nepal di Sabato 25 Aprile è stato definito da molti come “il terremoto dei poveri”. Siamo davvero certi che questo evento naturale possa essere definito e ricordato così? Continue reading
Counterterrorism: combattere il terrorismo con la resilienza è possibile? – by Barbara Lucini
Modelli di risposta resilienti ad una crisi e modelli predittivi resilienti ad una minaccia.
Gli attentati terroristici che hanno colpito e sconvolto la Francia in questo inizio di nuovo anno possono essere analizzati secondo molteplici prospettive, dalle implicazioni geopolitiche o economiche, alle motivazioni sociali o psicologiche, o ancora al “fallimento” (sebbene sia preferibile parlare di “vulnerabilità”, ma questo concetto è ancora “tabù” in riferimento a scenari operativi di governo) delle politiche sulla sicurezza, di quelle sull’immigrazione e dei protocolli anti terrorismo. Continue reading
Nuovo post di ITSTIME su Il Fatto Quotidiano che affronta il tema dell’immigrazione e delle navi fantasma.
Ebola free! Nigeria:1 / Ebola:0 – by Alessandro Burato
E’ di ieri la notizia che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo Stato della Nigeria libero dal virus Ebola, dopo un periodo di 42 giorni durante i quali non è stato rilevato alcun nuovo caso di contagio. Il primo caso si era presentato il 20 Luglio scorso quando un diplomatico liberiano-americano si era sentito male nell’aeroporto di Lagos. Date le deboli o inesistenti procedure di emergenza il paziente “zero” (per la Nigeria) è stato in grado di infettare diverse persone, specie tra il personale medico che lo ha assistito al nosocomio presso il quale era stato trasportato. Totale: 20 casi, 8 decessi, 898 contatti tracciati (351 di primo o di secondo grado e 547 di terzo grado) [1] per accertamenti e procedure di controllo e di contenimento dell’epidemia. Continue reading
CALL FOR EXTENDED ABSTRACTS:
“BIG DATA, SURVEILLANCE AND CRISIS MANAGEMENT: the dark side of big data”
Alluvione di Genova – Ottobre 2014: resilienza dove sei? – by Barbara Lucini
Parlare di resilienza in Italia è solo una moda. Lo è adesso e lo è stata nei decenni passati quando i primi studi internazionali hanno cercato di capire e indagare che cosa intendere e identificare con questo concetto, se e dove fosse applicabile e praticabile. In Italia questo passaggio teorico-funzionale è stato saltato, certi come sempre che la pratica, l’abitudine e “l’esperienza” potessero sopperire alla mancanza indiscriminata di competenze specifiche e valide.
Ebola in Spagna: l’erba del vicino è più verde? – by Alessandro Burato
Oggi, Mercoledì 8 ottobre si riunisce il comitato per la sicurezza sanitaria europea per discutere dell’emergenza Ebola, intanto l’infermiera contagiata in Spagna è in isolamento con febbre alta all’ospedale Carlo III-La Paz di Madrid e insieme a lei ora si aggiungono altre persone sotto osservazione. La donna quarataquattrenne si era presa cura dei due missionari spagnoli rimpatriati dopo aver contratto il virus nelle regioni africane colpite dalla pandemia. La gravità di questo caso rischia di essere sottovalutata, distorta o strumentalizzata per fini diversi da quello impellente di migliorare la riposta ad un’emergenze che si avvicina sempre più al nostro “backyard” (giardino). Continue reading
Ebola? Put a tick – by AlessandroBurato
A man goes to the hospital saying he is not feeling very well. Medical staff, due to the international health alarming situation is trained to fill a pre-assessment checklist in which information about recent travel itineraries has to be reported. The man says to the nurse he has just come back from a journey in West Africa, in particular from Liberia. A tick is placed in the provided box. However, that information is not fully communicated to the doctor who, after a diagnosis of low-grade fever from a viral infection, sends the patient home with antibiotics. After three days the man is hospitalized in the isolation room with a completely different diagnosis: Ebola.