L’ultimo breve video di IS, Flames of War – Fiamme di Guerra – sta ricevendo gli onori della cronaca come un sofisticato trailer nella campagna mediatica condotta da al-Hayat Media Center per IS. Si tratta di un video di circa un minuto, discretamente fatto con materiale di repertorio, abbastanza serrato nel ritmo, qualche slow motion: diciamo sullo stile del trailer che annuncia cosa verrà dopo. In questo caso che sia un altro video o altro, in riferimento alla guerra vera, staremo a vedere.
Tag Archives: Communication
Social liberi. Quale spazio al terrore? – by Alessandro Burato
Dopo la brutale esecuzione del britannico Haines si riaprirà la discussione, accesasi alcune settimane fa e che continua tutt’ora, circa la legittimità e l’efficacia della decisione di Twitter, e successivamente di Facebook, di non permettere la pubblicazione dei video delle decapitazioni dei giornalisti americani ad opera di IS. Decisione che è rimbalzata su tutti i siti d’informazione e testate giornalistiche è stata amplificata dai Social Network come l’annosa questione della libertà di espressione attraverso questi ultimi.
Su “Il Fatto Quotidiano” è aperto il blog di ITSTIME
ITSTIME è ospite fisso de “Il Fatto Quotidiano” con un blog dedicato in cui affronta e discute i temi del terrorismo e della sicurezza. Il blog affianca il sito istituzionale per avviare un dialogo aperto con il pubblico. Vai al blog!
Fermate lo Stato Islamico – Intervista a Marco Lombardi sulla Radio Svizzera
Il 4 settembre 2014, la trasmissione Modem della Radio della Svizzera Italiana intervista Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera a Erbil, e gli esperti di terrorismo Marco Lombardi e Lorenzo Vidino. Il tema della discussione è: “Fermate lo Stato Islamico”.
Un altro giornalista decapitato. Già scriveva al-Zawahiri nel 2005….. – by Marco Lombardi
La strategia del terrore attraverso le decapitazioni dei kuffar contraddistingue IS e, come già scrissi, è destinata a continuare perché è parte della sua identità, del suo brand e delle sue origini.
Jihad e propaganda. L’esperto: l’Is abile a manipolare i media – Marco Lombardi a Radio Vaticana
Non si arresta la battaglia in Siria, Iraq e Libia contro i gruppi jihadisti del sedicente Stato Islamico. Senza sosta, in tutto il mondo, il reclutamento dei terroristi, mentre sui media continuano rimbalzare le immagini choc della propaganda jihadista. Massimiliano Menichetti ne ha parlato con Marco Lombardi, professore di Sociologia e comunicazione presso l’Università Cattolica e direttore del centro per lo studio del terrorismo dell’ateneo milanese.
Il testo trascritto alla pagina di Radio Vaticana.
Let’s do something before terrorist narrative becomes a bestseller – by Alessandro Burato
Once upon a time, there was an exotic land surrounded by mystery and ancient stories. That was the land of Caliphs, the land of philosophers and historians, where culture, literature and faith flourished and where people lived in peace. On day, that land started being threatened: barbarian infidel invaders were trying to take it and to subvert its status. So a man, a brave man, step up to fight against them. He put together an army of fighters, as brave as him, to defeat the invaders and to restore the original peace. After unrestrained battles he eventually won the war and achieved his aim: green fields and no more cruelty on his land where people could live their daily life in peace.
Jihad, l’esperto di media: “Rap tra forme di comunicazione per fare proselitismo”
Intervista di Marco Lombardi a Il fatto Quotidiano, il 27 agosto 2014: cliccare per ascoltare l’intervista: “Evidentemente non è che sono i rapper degli jiahdisti – dice Lombardi –, ma è quel tipo di musica che può facilmente veicolare un certo tipo di messaggio, all’interno di un ben determinato ceto sociale”. “Togliamoci dalla mente – continua il professore di comunicazione – che abbiamo a che fare coi una comunicazione naif. I terroristi, assieme alle armi, hanno un sacco di professionalità a disposizione, comprese esperti in comunicazione”.
Marco Lombardi su Wired: “Quello strano rapporto tra jihad, rap e video musicali“, 27 agosto 2014.
Isis, la denuncia: “Intelligence algerina ha identificato 130 infiltrati tra i profughi”
Intervista di Marco Lombardi a Il fatto Quotidiano, il 26 agosto 2014: cliccare per ascoltare l’intervista: “Esiste una rete collegata al terrorismo islamico che utilizza i barconi che giungono sulle nostre spiagge per introdurre in Europa persone formate dall’Isis in Siria e in Iraq con lo specifico compito di portare la Jihad in occidente“. A sostenerlo è il professor Marco Lombardi, docente dell’Università Cattolica di Milano e coordinatore dell’istituto Itstime (Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies) che cita una fonte dei servizi segreti algerini che parla “di 130 persone già schedate che avevano questo compito”.
Marco Lombardi su RaiNews: “Brochure turistiche e comunicazione, lo “Stato islamico” e la strategia del terrore“, 26 agosto 2014. Oppure leggi il pdf dell’intervista.
Marco Lombardi su Il Fatto Quotidiano: “Emulazione e video splatter, la guerra santa spopola sul web“, 26 agosto 2014.