Gli atti terroristici di matrice IS ai quali stiamo tristemente assistendo, per lo più in modo impotente dall’inizio di questo anno sono di certo fenomeni e processi sociali, oltre che comunicativi. Continue reading
Tag Archives: Communication
L’entusiasmo di Anonymous: opportunità percorribile o realtà inconciliabile? – by Emilio Palmieri
E’ di questi giorni la diffusione di un secondo intervento di Anonymous nel quale il collettivo ribadisce la propria volontà di contribuire alla campagna anti-ISIS.
Proprio in relazione all’evento, ci piacerebbe riprendere il post di Marco Lombardi “Message to Anonymous” del 10 gennaio 2015, soprattutto in relazione all’invito formulato nella conclusione: “Si deve lottare insieme non credete?” Continue reading
Cantlie ad Aleppo: reportage del testimonial di IS – by Marco Lombardi
Cantlie questa volta è ad Aleppo: è il 9 febbraio 2015. Dopo Mosul il testimonial, anzi l’anchorman di IS, si trova perfettamente a suo agio nel mostrare quanto il Califfato provveda a fornire servizi alla sua gente: il video è stato lanciato oggi via Twitter da Al-Hayat Media Center, si intitola “From Inside Halab” ed è lungo 12 minuti. Continue reading
Da Foley a Muad al-Kasaesbeh: cosa cambia nella comunicazione di IS – by Marco Lombardi
Scrivevo il 3 febbraio: “Il regista IS sembra essere il gatto che gioca col topo: gli fa prendere fiato per tiragli la zampata più pesante”. E ora continuo cercando di leggere la comunicazione di IS di questi ultimi mesi relativa ai più recenti abominevoli assassinii. Continue reading
Muad al-Kasaesbeh: il pilota giordano arso vivo da IS – by Marco Lombardi
La fine di Muad al-Kasaesbeh, il pilota giordano catturato il 24 dicembre 2014, e la sua pubblicità farà discutere.Ovviamente tralascio la risposta reattiva all’evento – non perché di per sé inutile ma perché per sua natura affrettata e dunque potenzialmente poco efficace contro chi si combatte – per cercare di capire o, almeno, di mettere in fila alcuni punti: Continue reading
The Islamic State (2015): il libro di IS che annuncia missili sull’Italia e recluta personale – by Marco Lombardi
The Islamic State (2015) è il libro a cura del califfato da poco pubblicato e al vaglio delle intelligence. Si tratta di 100 pagine di testo, in un inglese non perfetto, lanciato come EBook, con numerose informazioni su IS. Il volume è stato lanciato ail 15 gennaio da alcuni account twitter conosciuti e periodicamente “bannati”, poi rilanciato sui forum intorno al 20 gennaio e ripreso, oggi, da molti media occidentali.
Marco Lombardi ai TG di Sky News parla dei nuovi terroristi: gli zombie. (registrazione effettuata il 9/1/2015 ore 12:00)
Message to Anonymous
MESSAGGIO PER ANONYMOUS: non fate sciocchezze ragazzi. Se si volessero mettere down i siti del jihad le agenzie saprebbero farlo. E’ MOLTO più utile averli attivi per sapere “dove incontrarsi” (monitorare e analizzare). La vostra è una azione comprensibile ma stupida! Già fatta dai vostri colleghi israeliani tempo… facendo solo perdere tempo ai chi si occupa delle faccende. (vedi azione Anonymous) Si deve lottare insieme non credete?
Charlie Hebdo: attentatori, lupi e qaedisti – by Marco Lombardi
In queste ore si affollano le interpretazioni e le letture che cercano di interpretare i pochi dati delle fonti aperte.
E se ne sentono di tutte.
Charlie Hebdo su Twitter e Social– by Marco Lombardi
“The blessed operation Charlie” è come è stato ribattezzato l’attacco degli assassini a Charlie Hebdo da IS e compagni sui social.
E sono sempre i soliti che ben conosciamo ad attivarsi. Faccio solo un esempio, rompendo l’abituale nostro silenzio sulla comunicazione del jihad.
Charlie Ebdo: attacco al cuore dell’Europa – by Marco Lombardi
Lascio la descrizione dell’evento ai media che la stanno divulgando in questi minuti.
Mi limito a evidenziare alcuni punti di attenzione e riflessione.
Charlie Ebdo è un giornale satirico francese la cui sede è nel cuore di Parigi: in Rue Nicolas Appert, nell’undicesimo arrondissement, poco a nord di Place des Vosges e di Bastille. Aveva appena pubblicato – sul suo profilo Twitter – una vignetta che ritraeva il Califfo in chiave satirica, come sua abitudine mettendo sotto tiro tanti “potenti” del mondo, dalla chiesa alla politica. Il risultato è per ora di 12 morti (a cui si aggiungono feriti anche gravi) a seguito di un attacco devastante con kalashnikov e lancia razzi, condotto da due o tre terroristi islamisti urlanti: “Vendicheremo il Profeta” e “Allah u Akbar”. Insomma… si è portato a termine quanto si sarebbe voluto fare dopo la pubblicazione delle vignette sul danese Jyllands-Posten, che aveva pubblicato il 30 settembre del 2005. Ma allora non accadde.
Video di Cantlie cancellato da YouTube – by Marco Lombardi
Chi ha seguito il nostro commento di ieri all’ultimo comunicato di Cantlie si è visto comparire, seguendo il link al reportage, il seguente annuncio:
In sostanza YouTube considera il video di Cantlie contrario al servizio che espleta.