Lunedì 16 dicembre 2024, la quindicenne Natalie Rupnow – conosciuta con lo pseudonimo Samantha – ha commesso una sparatoria presso la Abundant Life Christian School a Madison (Wisconsin, Stati Uniti d’America), uccidendo una compagna di scuola, un insegnante e ferendo sei ragazzi, prima di togliersi la vita.
Le motivazioni del gesto sono ancora sconosciute o, attualmente, incerte. Analizzando il suo manifesto di 6 pagine – intitolato “War Against Humanity” – emergono infatti dettagli rilevanti. Tuttavia, l’autenticità del testo deve ancora essere comprovata dal Federal Bureau of Investigation (FBI). L’unica versione disponibile del manifesto è stata pubblicata da una giornalista su X, la quale ha dichiarato di essere entrata in contatto con il fidanzato della ragazza che le avrebbe fornito il testo completo.
Dalla lettura del manifesto sono emersi dei punti chiave che evidenziano come N. Rupnow potesse essere vicina al collettivo di estrema destra accelerazionista Terrorgram. All’interno del manifesto sono inoltre presenti allusioni a due libri considerati letture fondamentali del Terrorgram: Siege di James Mason e The Turner Diaries di William Luther Pierce. In particolare, i riferimenti emergono dall’uso del termine “the system” per riferirsi alla società moderna e dall’augurarsi che un giorno ci possa essere un’esecuzione pubblica di quei membri della società che considera “spazzatura”. In aggiunta, elogiandone il gesto e descrivendolo come fonte di ispirazione, Rupnow fa riferimento all’attacco commesso il 12 agosto 2024 da Arda Küçükyetim, un diciottenne turco che ha effettuato un attacco con coltello a Eskisehir (Turchia) influenzato dalla propaganda di estrema destra accelerazionista del Terrorgram. Il manifesto si conclude poi con la frase “Finally, one learns that boredom is a disease of civilization”, una citazione tratta da Theodore Kaczynski, una delle figure cardine del collettivo accelerazionista di estrema destra.
Uno dei principali aspetti che emerge da una prima analisi è che l’attacco è stato commesso da una ragazza, elemento alquanto peculiare quando si considerano gli school shootings o, ancor più, atti violenti mossi dalla propaganda del collettivo accelerazionista Terrorgram. A questo, si aggiunge la giovane età del soggetto che ha commesso l’attacco. Sono infatti sempre più giovani gli individui che, mossi da una specifica ideologia, si macchiano di atti violenti o vengono intercettati prima che possano commetterli. Di conseguenza, emerge il problema di possibili atti di emulazione. In un periodo storico in cui sono sempre più i giovani a trovare nella violenza una risposta ai propri problemi, Rupnow potrebbe risultare per coetanee e coetanei una fonte di ispirazione. Un’immagine che può affascinare coloro che vivono in una situazione di disagio interiore e nella violenza trovano l’unica soluzione plausibile ai propri problemi. La stessa Rupnow, infatti, ha visto in A. Küçükyetim (e altri citati all’interno del ‘manifesto’) un modello di riferimento. Oltre alla giovane età e al fatto che non si tratti di tipici membri del collettivo Terrorgram, il filo rosso che congiunge Rupnow e Küçükyetim è la condizione psicologica instabile e l’isolamento sociale di entrambi i soggetti.
Negli ultimi anni, questi due fattori hanno caratterizzato la dimensione psico-sociale di molti adolescenti, spingendo giovani come Küçükyetim a trovare in ideologie estremiste e violente una via d’uscita al proprio disagio psicologico e sociale. Resta quindi fondamentale mantenere un’elevata attenzione verso i giovani che sono diventati sempre più l’obiettivo della propaganda di gruppi estremisti. Questi, infatti, si pongono come soluzione al disagio psico-sociale che attanaglia gli adolescenti, trovando terreno fertile per la diffusione di ideologie che propugnano posizioni estremiste che spingono a commettere atti violenti.