Lars Vilks dopo Charlie Hebdo: la medesima storia, annunciata via Inspire, tramortisce Copenhagen – by Marco Lombardi

Dopo Charlie Hebdo ecco l’attacco a Copenhagen: la medesima storia. Il resoconto è sui giornali: una sparatoria con un morto e tre feriti durante un convegno organizzato in ricordo della strage al giornale satirico francese Charlie Hebdo a gennaio. Poche ore dopo una seconda sparatoria, nei pressi di una sinagoga nel centro della città, con un morto e due feriti.

L’obiettivo dell’attacco era il disegnatore Lars Vilks: un’altra vittima predestinata perché come il direttore di Charlie Hebdo era indicato nei 10 più ricercati dagli islamisti fin da marzo 2013, pubblicato in evidenza dalla rivista Inspire. L’attacco è simile per target, anche se condotto in sequenza (primo obbiettivo l’informazione e secondo obiettivo una target ebreo) e realizzato, molto probabilmente, da un solo terrorista. Per ora non si sa ancora nulla della sua identità (domenica mattina 15/2 ore 10:00) ma c’è da aspettarsi che anche questi sia un combattente trainato dal jihad. La propaganda virale di IS funziona, e lo sappiamo da tempo, la tattica degli zombie, formati in combattimento, solitari e flessibili, orientati a colpire target attraverso messaggi pubblici, imprevedibili per modalità e tempi del’attacco, sta avendo il successo voluto di mettere in scacco i sistemi di sicurezza europei. L’intera Europa rischia di cadere nel panico, non di avere paura, incrementando le vulnerabilità della nostra quotidianità.

E’ evidente che di fronte alla struttura della nuova minaccia le agenzie sono ingessate nelle gabbie operative e formali che le organizzano e IS può permettersi di fare propaganda, indicare dove colpire, formare chi deve colpire con una insperata libertà.

Invito a rileggere  magazine del terrorismo islamista: Inspire, Dabiq e poi Dar al-Islam, uscito il primo il 22 dicembre e il secondo il 12 febbraio: nuovo magazine questa volta in lingua francese che evidenzia l’attacco specifico sia alla Francia sia a chi attenta, con la satira, ai valori simbolici dell’immagine del profeta. Dalla lettura e dalla sua interpretazione si può elaborare una nuova strategia di intervento, più adeguata ai nuovi scenari di rischio piuttosto che a quelli consoni istituzionali.

MaoDArIslam