INTELLIGENCE C4 – Conoscenza – Comprensione – Consapevolezza – Comunicazione – BTT Editore – 2022 – Il volume è curato da Marco Lombardi, Autori i ricercatori di ITSTIME.
(Dalla Premessa di Marco Lombardi)
Chi si occupa di intelligence ben conosce la definizione che riguarda il ciclo di azioni che la caratterizzano. Si individuano, infatti, tre fasi di cui, la prima, riguarda l’acquisizione del dato, la seconda riguarda la sua interpretazione trasformandolo in informazione, infine la terza si occupa della comunicazione all’autorità di governo. L’intelligence, dunque, ha un compito informativo di supporto alla presa di decisione, focalizzandosi sugli obiettivi identificati dal governo con una pluralità di strumenti e metodi adeguati alla realtà, diciamo pure agli scenari, in cui opera per raccogliere i dati e le informazioni significative: l’intelligence serve a comprendere la realtà.
Va da sé che in un mondo che è diventato via via più complesso, l’attività informativa si è trovata di fronte a un rapidissimo incremento di dati, di canali di distribuzione e modelli interpretativi che necessiterebbero di una altrettanto rapida risposta nell’adeguamento dei metodi e delle tecniche di raccolta e analisi. Ma, per tante ragioni, la rapidità della risposta non è mai stata sufficiente, a cominciare dall’inerzia cognitiva che caratterizza ogni struttura, soprattutto burocratica, e dalla necessità, che un’agenzia istituzionale di intelligence ha sempre, di muoversi all’interno di chiari schemi normati, dove il cambiamento è sempre più lento rispetto ai processi turbolenti della realtà.
In particolare, questo primo ventennio del secolo, si è caratterizzato per una elevatissima dinamicità, esplosa col ritorno del conflitto armato in Europa, che non ha avuto adeguata risposta nelle capacità di analisi, di cui sempre di più si deve sottolineare le necessità anticipatoria degli eventi che deve contraddistinguere i risultati. Voglio sottolineare le numerose guerre ibride e proxy che hanno sconvolto decine di Paesi; il perdurare del confronto continuo con il terrorismo che ha saputo perfettamente adeguarsi alle nuove opportunità del mondo tecnologico globale e reticolare; l’esplosione della pandemia di Covid-19; la guerra conseguente l’aggressione russa all’Ucraina. Tutto ciò ha prodotto un processo di sconvolgimento continuo del mondo, senza dare il tempo di rielaborare un modello interpretativo del nuovo scenario, prima che questo già cambiasse a seguito di una nuova variabile interveniente.
La costante del ventennio è l’esplosione del disordine e dell’incertezza: il contesto ideale in cui l’intelligence è chiamata a operare per “ridare senso” alla realtà che sfugge a un modello interpretativo. Si deve tuttavia essere realistici: in questo momento non esiste alcun segno di assestamento, rispetto a un prevedibile processo di mutamento che caratterizzai il futuro pertanto è prematuro identificare metodi certi e stabili di supporto alle azioni di intelligence, piuttosto è utile e possibile sottolineare tendenze e orientamenti che caratterizzeranno gli scenari in cui queste azioni avranno luogo.
Indice
- Prospettive di futuri scenari di intelligence (Marco Lombardi)
- L’intelligence delle fonti aperte: strumenti OSINT (Luca Cinciripini e Marco Maiolino)
- Strumenti di OSINT, SOCMINT e Digital HUMINT (Federico Borgonovo e Marco Zaliani)
- Social Network, la sicurezza e l’intelligence: prospettive metodologiche (Barbara Lucini)
- Intelligence di comunità come strumento di prevenzione del terrorismo: opportunità e sfide (Dan Goodhardt e Matteo Vergani)
- Non basta seguire il denaro. Il jihad analizzato attraverso le criptovalute (Daniele Maria Barone)
- Intelligence Economica: sopravvivenza e benessere degli Stati alla ricerca del Nuovo Ordine Mondiale (Laris Gaiser)
- Scenari terroristici in ambienti altamente urbanizzati (Tiziano Li Piani)
- Cyber e Intelligence: attori, metodi e strumenti (Cosimo Melella)
- Metodologie di analisi e intelligence applicati alle attività e processi di travel risk management (Mauro Pastorello)
- Cultural Intelligence ed Etnografia di Guerra (Ferderico Prizzi)