Nell’arco di sei giorni negli Stati Uniti 18 persone sono state uccise nel corso di due sparatorie.
Più precisamente, il 16 marzo 2021 ad Atlanta (Georgia) Robert Aaron Long ha ucciso otto donne (delle quali sei di discendenza asiatica) in tre località differenti della Contea di Cherokee; il 22 marzo 2021 a Boulder (Colorado) Ahmad Al Aliwi Al-Issa entra in un supermarket della catena King Sooper armato con un fucile d’assalto e uccide 10 persone tra cui un poliziotto. Oltre al fatto che erano entrambi ventunenni, l’unico elemento di connessione tra i due soggetti è la vicinanza al fenomeno incel. Entrambe le sparatorie sono state definite come shooting o mass-shooting, definizione ampiamente utilizzata anche per i noti casi di school-shooting; la scelta di usare la definizione shooting piuttosto che attack allontana semanticamente e concettualmente entrambi gli eventi dalla categoria di attentato terroristico. Questa decisione, indirettamente, pone una domanda: è possibile parlare di minaccia terroristica incel?
L’ideologia incel ruota attorno al concetto secondo cui la rivoluzione sessuale degli anni 60/70 abbia reso le donne promiscue e manipolatrici; il femminismo unito al maggior coinvolgimento in politica ha spinto le donne a scegliere con maggior selettività. Per definizione una selezione impone l’esclusione di alcuni soggetti rispetto ad altri. Loro sono gli incel, letteralmente gli “involontariamente celibi”. L’esclusione dal processo di scelta come partner li getta in uno stato di frustrazione e isolamento. Dall’emarginazione sociale si passa all’aggregazione nelle community digitali; all’interno delle quali il messaggio incel si può contaminare con correnti alt-right intrise di machismo, misoginia, culto dell’odio e accelerazionismo.
Nel caso dei due attacchi non c’è stata una presa di posizione politica precisa e nessuno dei due shooter ha pubblicato un manifesto. Ciononostante, le ragioni alla base di entrambi gli attacchi riconducono alle logiche e alle problematiche degli incel:
- frustrazione sociale derivata da marginalizzazione;
- problemi legati alla sfera sessuale;
- comportamenti paranoici e aggressivi.
Sebbene le indagini non abbiano dimostrato una connessione diretta tra gli attacchi e l’estrema destra, tuttavia individui incel risultano sempre più legati a visioni suprematiste e accelerazioniste. Questa vicinanza è resa possibile anche dalle piattaforme online che consentono a tali soggetti di entrare in contatto con ideologie estremiste e di sviluppare legami virtuali con soggetti affini, alimentando allo stesso tempo i processi di marginalizzazione e frustrazione sociale. La mescolanza che il “movimento” incel ha subito con gli estremisti di destra presenta all’interno della scacchiera dei “terrorismi” un elemento nuovo e con esso una nuova minaccia. Un terrorismo caratterizzato dalla combinazione di odio, misoginia, machismo, fondamentalismo religioso, anomia sociale, intolleranza, hate speech e uso della violenza; l’insieme di questi elementi è infine racchiuso all’interno di una visione del mondo dominata dall’ingiustizia e dalla frustrazione sociale entrambe causate dall’impossibilità di trovare una partner femminile. È interessante notare che in diversi casi è proprio la commistione con l’estrema destra che amplificherebbe l’anomia sociale dei soggetti incel; è infatti noto che le frange più identitarie e suprematiste tendono in realtà a denigrare gli incel, poiché per lo loro stessa natura vengono visti come deboli e non allineati all’ideale dell’uomo bianco suprematista.
La proliferazione di questi fenomeni, in primo luogo, pone rilevanti problematiche di sicurezza proprio alla luce della maggior frequenza con cui tali soggetti tendono ad attivarsi realizzando attacchi di tipologia lone; in secondo piano fornisce uno spunto di riflessione per rispondere, almeno in parte, alla domanda posta inizialmente; per quanto gli incel e la loro ideologia non siano diretti promotori di violenza è evidente che i concetti espressi dalla loro visione del mondo possano comunque diventare potenti fattori scatenanti. Sebbene il fenomeno per ora sia esploso con maggior violenza nel contesto USA, la vicinanza di questi soggetti con altre frange di estremismo e l’infinita capacità di mettersi in contatto con altri network radicali per mezzo delle piattaforme online amplifica la minaccia anche altrove, in virtù del rischio di emulazione. A sostegno di questo scenario si può ricondurre il caso del ventiduenne Andrea Cavalleri di Savona, il quale è stato arrestato il 22 gennaio 2021 per terrorismo legato all’estrema destra e anch’esso autodefinitosi incel. Inoltre, l’isolamento sociale causato dalle misure anti-Covid e il maggior ammontare di tempo trascorso nell’ambiente virtuale contribuiscono inevitabilmente ad alimentare da un lato i processi di emarginazione e dall’altro aumentano le probabilità di influenza da ideologie estremiste, aggravando drammaticamente lo scenario di rischio.