Come ci si poteva aspettare la campagna mediatica per il Sesto Anniversario del Nine Eleven è puntualmente cominciata: un trailer di annuncio del video prossimo proprio con Osama starring (trailer che viene diffuso dai media occidentali per la consueta pubblicità); il video di 26 minuti e 27 secondi intitolato “The Solution” per il 7 settembre e, ancora oggi 11 settembre, un nuovo regalo di Osama, che ci partecipa il testamento di uno dei kamikaze al WTC: tal Abi Masa’ab Walid al Shahri.
Mi soffermo sul primo video del sette, quello che ha fatto scalpore per la fluente barba nera di Osama, a differenza di quella ingrigita a cui eravamo abituati: anche se ormai l’ultima apparizione risale al primo luglio 2006, almeno come fermo immagine e voce originale. Non voglio presentare ora una analisi del testo ma solo sottolineare una ulteriore anomalia, oltre al colore della barba. Nel corso del discorso viene citato il 62° anniversario della esplosione delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, oltre ad alcuni riferimenti ad al-Maliki, Sarkozy e Brown. Si tratta di evidenti riferimenti temporali “piazzati” nel video per attualizzarne il contenuto e testimoniarle la produzione durante questo anno 2007. Tuttavia, è interessante sottolineare come la parte “life” di Osama sia limitata, infatti se la voce è continua l’immagine dello sceicco va in freezing (si blocca) nei periodi compresi da 1 minuto e 56 secondi fino a 12 minuti e 30 secondi e poi da 14 minuti e 2 secondi fino alla fine. In pratica Osama è in video solo per circa 3 minuti 30 secondi, per il resto è fermo immagine. Tutti i riferimenti ai fatti di attualità sono comunicati durante il fermo immagine, al contrario nei minuti di attività si fa riferimento solo a eventi e fatti che non hanno attinenza col presente. Infine, qualcuno ricorda una notiziola comparsa su Ausaf, giornale pakistano, in cui scriveva di “Al Qaeda leader Osama bin Laden died four months ago in a village near Kandahar of severe illness. Bin Laden was campaigning at Bamiyan, fell very ill, returned to Kandahar where he died and was buried in the Shada graveyard, in the shadow of a mountain.” Forse voci. Si aggiunga a ciò, tornando al video, che il filmato è prodotto da una delle grandi major: Tanzeem Qaedat al-Jihad (Qaida al-Jihad Organization) – Al-Sahab Foundation for Media Production. Da queste agenzie ormai si è abituati ad avere prodotti di qualità, magari in HD e senza sbavature. Dunque: in questo video non solo la barba crea grandi interrogativi sulla esistenza in vita di Osama.
Quella che in allegato segue è la trascrizione apparsa su un forum islamico del discorso di Osama nella quale ho segnalato i momenti di “video” (in rosso) e di freezing (in giallo).
Marco Lombardi
READ PDF: LINK