Finora non sono state le sofisticate armi di distruzione di massa a diffondere la paura e il panico dell’attentato terroristico, bensì l’organizzazione precisa, le semplici tattiche e l’effetto a sorpresa causati da persone intenzionate a rinunciare alla propria vita pur di uccidere il loro nemico: oggi il male del terrorismo suicida colpisce un numero consistente di paesi.
Questo volume si propone di approfondire alcuni aspetti delle missioni suicide dal punto di vista operativo, storico, legislativo e strategico al fine di chiarire il fenomeno attraverso molteplici approcci, nello spirito della ricerca applicata di ITSTIME, per contribuire a formulare una risposta alla domanda che in tanti ci si pone: “È possibile fermare chi per uccidere è disposto a uccidersi?”