COVID-19: Tokyo 2020, una pietra miliare nella sicurezza degli eventi – by Serena Pontaletta

La pandemia Covid – 19 ha riscritto in breve tempo le abitudini quotidiani di milioni di persone ridefinendo valori e scale di priorità. E’ certo però che i suoi riflessi e le ricadute sull’organizzazione futura delle vita sociale saranno importanti e influenzeranno tutti gli ambiti della socialità fra cui quello degli eventi sportivi e della loro sicurezza.

A questo riguardo, il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo al prossimo anno per garantire la sicurezza degli atleti, dei partecipanti e dell’intera comunità internazionale[1] è una misura straordinaria non solo dal punto di vista storico ma anche per quel che riguarda il risk management dei grandi eventi.

Fino a poche settimane fa, i principali rischi inerenti le Olimpiadi di Tokyo erano il rischio sismico, il terrorismo interno e internazionale, gli attacchi alla rete informatica e gli attacchi tramite droni[2]. Oggi, in vista dell’edizione posticipata di Tokyo 2020, il principale rischio da tenere in considerazione è quello sanitario. In circa un anno il Comitato Olimpico e il governo giapponese dovranno creare un piano di sicurezza che risponda sia alle reali esigenze sia al bisogno di atleti e spettatori di sentirsi al sicuro, ponendo così in un tempo estremamente limitato[3] le linee guida per la gestione della sicurezza di un mega evento nel mondo post coronavirus.

Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ha dischiarato che le Olimpiadi di Tokyo 2020[4] saranno un evento per festeggiare la sconfitta di COVID-1. Ammesso e non concesso che al momento dello svolgimento dei giochi il rischio di contrarre in virus partecipando all’evento sia completamente rientrato, è essenziale tenere conto di quella che è la percezione del rischio. Anche a emergenza finita alcune delle norme che in questi giorni ci sono state inculcate come un mantra continueranno a far parte della nostra quotidianità: lavarsi spesso le mani, tenere un metro di distanza, evitare i baci e gli abbracci, sono tutte norme che influenzeranno i periodi a venire. In un evento come le Olimpiadi, che porta le persone a tifare fianco a fianco, bisognerà tenere fortemente in considerazione queste nuove abitudini nate dalla paura, rispondendo nel modo più appropriato a quello che per l’intera comunità internazionale è ora un nuovo e grande fattore di rischio.

La pandemia ci ha messo di fronte alla difficoltà di prevedere nuovi fattori di rischio, l’organizzazione di Tokyo 2020 deve ora rispondere a questo nuovo scenario in maniera estremamente efficiente, sia a causa del tempo limitato sia perché le misure di sicurezza dell’Olimpiade verranno giustamente osservate e prese come riferimento per tutti gli altri eventi che avranno luogo quando il rischio coronavirus si sarà attenuato.

Innanzitutto sarà necessario rivedere le regole sanitarie e capire come gestire un alto numero di presenze in uno spazio limitato a fronte delle nuove norme comportamentali diffuse in questo periodo di distanziamento sociale.

Inoltre bisogna considerare l’immenso potenziale che la tecnologia offre nel garantire la sicurezza. Questo avviene principalmente in due modi:

  • La tecnologia come strumento di controllo: la sicurezza di Tokyo 2020 era già caratterizzata da un elevato utilizzo di telecamere e robot. Questo permette di controllare il numero di persone che si spostano non solo all’interno dei siti olimpici ma anche nelle zone limitrofe, infatti le telecamere a riconoscimento facciale erano predisposte per controllare la zona fortemente frequentate circondante il Villaggio Olimpico. Inoltre uno dei due robot creati ad hoc per Tokyo 2020, il Secom Robot X2, è in grado di muoversi liberamente girando filmati a 360° rilevando il calore, nato per controllare potenziali armi è ora un efficace strumento per la diagnosi medica.
  • La tecnologia come strumento di partecipazione a distanza: ciò che in questi giorni stiamo imparando è come vivere attraverso la tecnologia. Stiamo lavorando, studiando, intrattenendoci dietro ad uno schermo. Una sfida che i grandi eventi dovranno fronteggiare è come raggiungere al meglio il pubblico direttamente nelle proprie case in maniera interattiva.

Molte sono le criticità e le vulnerabilità a cui l’organizzazione di Tokyo 2020 dovrà rispondere, certamente il concetto di sicurezza dei grandi eventi sta cambiando, ora che siamo consapevoli di un nuovo invisibile rischio, che vede nelle grandi folle il proprio habitat in cui prolificare.

[1] https://tokyo2020.org/en/news/joint-statement-from-international-olympic-committee-and-tokyo2020

[2]  https://asia.nikkei.com/Spotlight/Tokyo-2020-Olympics/Japan-plans-defenses-against-drones-at-Olympic-venues

[3] Generalmente le basi per la gestione della sicurezza di un’Olimpiade si iniziano a porre sette anni prima dello svolgimento dell’evento stesso
Chito Guala (2015). Mega Eventi. Immagini e legacy dalle Olimpiadi alle Expo. Carrocci editore

[4] Il nome resterà invariato nonostante lo svolgimento dei giochi nell’anno 2021.