Il fatto è chiaro a tutti: Tommaso Ismail Hosni ha accoltellato giovedì 18 maggio un agente di polizia e due militari, durante un controllo alla Stazione di Milano. Continue reading
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Terrorismo a Berlino: la rete di Anis Amri – by Nicolò Spagna
Dalle ultime vicende giudiziarie legate ad Anis Amri, il terrorista che il 19 dicembre 2016 si è scagliato con un autoarticolato contro i mercatini natalizi all’interno della piazza berlinese a Breitscheidtplatz, evidenzia come quest’ultimo fosse legato almeno a due reti distinte. Da una parte il network Fussilet 33eV e dall’altra parte il network di Abu Ahmad Abdelaziz, soprannominato Abu Walaa. Continue reading
Attacco a Londra: chi è Trevor Brooks l’attentatore (?) jihadista – by Marco Lombardi, Giovanni Giacalone, Mauro Pastorello
Identificato (alle 21:30 possiamo dire “forse”) l’attentatore di questo pomeriggio a Westminster, si tratta di Trevor Brooks (18 aprile 1975), cittadino britannico di origini giamaicane, proveniente da Hackney, professione elettricista. Continue reading
Attacco a Berlino: dal profilo di Amri alle vulnerabilità del sistema
La cronaca dell’attacco ai mercatini di Natale a Berlino, portata a termine “forse” da Anis Amri, “apparentemente” nato in Tunisia nel 1992 ne ha delineato in maniera anche estremamente dettagliata il profilo, gli spostamenti e le vicende che lo hanno visto coinvolto tra Italia e Germania, in un susseguirsi di situazioni che lo hanno portato lunedì sera a lanciarsi con un camion contro i turisti che attorniavano le bancarelle natalizie berlinesi. Continue reading
Mullah Krekar libero: il rimpallo dei terroristi – by Marco Lombardi
La notizia di ieri è la rinuncia del tribunale di Trento alla custodia cautelare del Mullah Krekar, che dunque non sarà più estradato in Italia per essere sottoposto a processo, che era già fissato per il 13 marzo 2017 a Bolzano. Continue reading
Italian Foreign Terrorist Fighters: a quantitative analysis of radicalization risk factors – by Alessandro Boncio
The Italian jihadist scene with its fluid profile and features has been analyzed in different occasions by academics and experts. Their publications however, were conducted with a qualitative approach and, apart from some real cases description and analysis, there is a vacuum in the quantitative research that needs to be filled. Continue reading
Francia, poliziotto ucciso: omicidio o attentato? – by Alessandro Burato
Due poliziotti morti e il loro figlio incolume è il bilancio di ciò che è avvenuto a Magnanville, nel dipartimento delle Yvelines. Un ufficiale di polizia, il vice-comandante della polizia giudiziaria Jean-Baptiste Salvint, di rientro a casa, è stato raggiunto da nove colpi di pugnale da un killer che, barricatosi in casa, ha ucciso anche la moglie dell’ufficiale, anche lei appartenente alle forze di polizia, prima di essere freddato dalle forze speciali. Continue reading
Orlando e la strage di Omar Mateen – by Marco Lombardi
Orlando e la strage di Omar Mateen è l’evento più rilevante di questi anni che apre una serie di interrogativi, i più ancora senza risposta. Continue reading
Sicurezza, Terrorismo e Società – Security, Terrorism and Society. Online magazine
Terza edizione – issue n°3 (Italiano e inglese)
Le “no-go zones” europee: tra luoghi di concentrazione etnica e movimenti fondamentalisti islamici – by Alice Cappello
L’arresto di Abdeslam Salah e in generale gli avvenimenti dello scorso marzo a Bruxelles, hanno rimarcato la problematica delle comunità islamiche e della ghettizzazione etnica.
Salah infatti, è riuscito a nascondersi a Bruxelles per ben quattro mesi dopo l’attentato di Parigi (novembre 2015). Un periodo che sembra paradossalmente lungo. Ci si chiede come sia stato possibile che l’intelligence e le autorità belghe, non siano riuscite a farsi carico di un problema la cui soluzione era evidentemente sotto ai loro occhi. Questo fatto, unito agli attentati di Bruxelles, pone Molenbeek, quartiere a ovest della città, in una situazione scomoda: quanta attenzione e quali politiche e interventi sono da effettuare in zone a così alta concentrazione etnica (in particolare di matrice islamica)? Ma soprattutto, quali sono le comunità islamiche più rilevanti e dove agiscono quelle più radicalizzate?
Il network jihadista in Italia: Dae’sh e la nuova strategia di penetrazione del territorio italiano – by Nicolò Spagna
Tornando sulla questione del network jihadista e i collegamenti che sono stati riscontrati con l’Italia, trattati nell’articolo precedente, oggi l’attenzione si focalizza nel particolare in Lombardia e Piemonte. Il 28 aprile 2016 sono stati emessi ordini di arresto nei confronti di sei soggetti accusati di “partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale”. Questo evento, oltre a confermare ulteriormente l’esistenza nel territorio italiano di focolai di fondamentalismo di matrice islamica strettamente collegati al sedicente Stato Islamico, è interessante in quanto evidenzia in primis l’importanza dell’analisi delle reti sociali e delle diverse tipologie relazionali riscontrabili al loro interno. In secondo luogo si evidenzia la sottile (ma presente) capacità di adattamento delle strategie del Dae’sh in funzione degli obiettivi.
Sul sito del “Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica” è stato pubblicato l’articolo di Laris Gayser “Intelligence Economica: una proposta per l’Italia”, comparso sulla nostra rivista Sicurezza Terrorismo e Società, 2 – 2015.