Category Archives: Terrorism

06Set/14

Jihad 3.0: i punti di forza dello Stato islamico in Iraq e in Siria. Proposte di riflessione per la NATO e la Coalizione internazionale – by Claudio Bertolotti

Il Califfato islamico, Stato Islamico, IS, ISIS o ISIL – Islamic State in Iraq and Sham (o Levant) – sebbene non riconosciuto sul piano formale è oggi, su quello sostanziale, un proto-Stato teocratico (sunnita) in fase di espansione – sia locale, sia globale – e in grado di detenere il monopolio della violenza, gestire una propria economia, amministrare la “giustizia” e offrire servizi pubblici a una popolazione stimata di circa sei milioni di abitanti, tra Iraq e Siria.

Continue reading

04Set/14

Fermate lo Stato Islamico – Intervista a Marco Lombardi sulla Radio Svizzera

Il 4 settembre 2014, la trasmissione Modem della Radio della Svizzera Italiana intervista Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera a Erbil, e gli esperti di terrorismo Marco Lombardi e Lorenzo Vidino. Il tema della discussione è: “Fermate lo Stato Islamico”.

 

01Set/14

Abu Hussain al-Britani in Iraq per la Cyber-jihad by Gabriele Barni

Era il 30 giugno 2012 quando il quotidiano The Sun da la notizia che l’account gmail personale di Katy Kay (special advisor del ex primo ministro Tony Blair) è stato compromesso da “TriCk” nickname online di Junaid Hussain- classe 1994 (18 anni appena compiuti) – crew member di “TeaMp0isoN” . Inseguito alla compromissione dell’account email,  Il diciottenne divulga online i contatti trovati nella rubrica appartenenti a Blair, sorella, cognata e di altri membri del parlamento inglese… Il 27 luglio Junaid viene rinchiuso per sei mesi in carcere. Ma oltre quel colpo davvero “fortunato” la sua crew si è sempre solo limitata a tentare di crackare siti istituzionali come quelli della NATO e utilizzare rudimentali tecniche di phreaking volte a saturare con “scherzi telefonici” le linee del centralino anti-terrorismo del mi-6 (audio di un scherzo telefonico). Questo spavaldo modus-operandi presto ha portato all’arresto anche del resto dei componenti del gruppo , quindi la fine di TeaMp0isoN.

Uscito di prigione sotto cauzione, da Birmingham “TriCk” riesce a scappare in Siria con l’intento di offrire il suo know-how alla cyber-jihad. Continue reading

01Set/14

Il “lato oscuro” della resilienza: il terrorismo fra processi di creatività e adattamento – by Barbara Lucini

Le nuove ondate del terrorismo islamico, che tengono alta l’attenzione internazionale da più di due mesi sono una drammatica dimostrazione di come le organizzazioni criminali possano affinare sempre più mezzi, strumenti e modalità di comunicazione e reclutamento per commettere le loro attività terroristiche ed imporsi sullo scenario politico mondiale.Tutto questo è strettamente connesso a peculiari dinamiche di resilienza e capacità di organizzazione, che spesso vengono poco considerate.

Continue reading

30Ago/14

Jihad e propaganda. L’esperto: l’Is abile a manipolare i media – Marco Lombardi a Radio Vaticana

Non si arresta la battaglia in Siria, Iraq e Libia contro i gruppi jihadisti del sedicente Stato Islamico. Senza sosta, in tutto il mondo, il reclutamento dei terroristi, mentre sui media continuano rimbalzare le immagini choc della propaganda jihadista. Massimiliano Menichetti ne ha parlato con Marco Lombardi, professore di Sociologia e comunicazione presso l’Università Cattolica e direttore del centro per lo studio del terrorismo dell’ateneo milanese.

Il testo trascritto alla pagina di Radio Vaticana.

 

29Ago/14

The Australian counter-measures to the Islamic State challenge – by Matteo Vergani

The Islamic State allure reached as far as Australia, as demonstrated by the intensity of the public discussion on the issue in the Australian media[1]. The Australian authorities not only fear that young people (a few converts but mainly Muslim immigrants and second-third generations) could answer the call and go to fight with IS, but also that the returnees with Australian passport could come back radicalized from the war and perpetrate a terrorist attack on Australian soil. ASIO (the Australian intelligence service) estimates that about 60 Australians are fighting in Syria and Iraq, 15 have died there (2 of which as suicide bombers), and tens have already returned.

Continue reading