Scrivevo il 3 febbraio: “Il regista IS sembra essere il gatto che gioca col topo: gli fa prendere fiato per tiragli la zampata più pesante”. E ora continuo cercando di leggere la comunicazione di IS di questi ultimi mesi relativa ai più recenti abominevoli assassinii. Continue reading
Category Archives: Terrorism
Muad al-Kasaesbeh: il pilota giordano arso vivo da IS – by Marco Lombardi
La fine di Muad al-Kasaesbeh, il pilota giordano catturato il 24 dicembre 2014, e la sua pubblicità farà discutere.Ovviamente tralascio la risposta reattiva all’evento – non perché di per sé inutile ma perché per sua natura affrettata e dunque potenzialmente poco efficace contro chi si combatte – per cercare di capire o, almeno, di mettere in fila alcuni punti: Continue reading
Counterterrorism: combattere il terrorismo con la resilienza è possibile? – by Barbara Lucini
Modelli di risposta resilienti ad una crisi e modelli predittivi resilienti ad una minaccia.
Gli attentati terroristici che hanno colpito e sconvolto la Francia in questo inizio di nuovo anno possono essere analizzati secondo molteplici prospettive, dalle implicazioni geopolitiche o economiche, alle motivazioni sociali o psicologiche, o ancora al “fallimento” (sebbene sia preferibile parlare di “vulnerabilità”, ma questo concetto è ancora “tabù” in riferimento a scenari operativi di governo) delle politiche sulla sicurezza, di quelle sull’immigrazione e dei protocolli anti terrorismo. Continue reading
The Islamic State (2015): il libro di IS che annuncia missili sull’Italia e recluta personale – by Marco Lombardi
The Islamic State (2015) è il libro a cura del califfato da poco pubblicato e al vaglio delle intelligence. Si tratta di 100 pagine di testo, in un inglese non perfetto, lanciato come EBook, con numerose informazioni su IS. Il volume è stato lanciato ail 15 gennaio da alcuni account twitter conosciuti e periodicamente “bannati”, poi rilanciato sui forum intorno al 20 gennaio e ripreso, oggi, da molti media occidentali.
Califfato e AQIM: service provider del Nord Africa – by Giovanni Giacalone
Martedì 27 gennaio un commando di jihadisti ha attaccato il Corinthia Hotel a Tripoli, di proprietà maltese e noto per essere frequentato da diplomatici e uomini di governo; almeno dieci i morti accertati, cinque libici, tre tajiki, un francese e un americano.
L’attacco è successivamente stato rivendicato dalla filiera libica dell’ISIS e sono state rilasciate anche le foto di due dei presunti terroristi, Abu Ibrahim Al-Tunsi e Abu Sulaiman Al-Sudani: come risulta evidente dai nomi, si tratterebbe di due elementi stranieri, un tunisino e un sudanese, due volontari della nuova internazionale del terrore. Continue reading
The Islamic State. The risk of underestimating its power as a looming state actor – by Emilio Palmieri
The Islamic State (IS) is a shocking reality. Over the last year, it has been able to consolidate itself into a “state-like” manner as a result of the victory of the insurgency that erupted in the contested territorial area between Iraq and Syria after the departure of NATO and US forces and the struggle against the Assad regime respectively. Continue reading
“Die in your rage”: nuove minacce di IS – by Marco Lombardi
“Die in your rage”, il portavoce ufficiale di IS torna a minacciare chiaramente Eurpoa, America, Occidente e tutto il mondo che non condivide il Califfato, chiamando alle armi i muwahhidin perché attacchino in tutti i Paese, dandosi appuntamento a Roma: Continue reading
Nuovo video di IS: Kenji Goto e il pilota giordano – by Marco Lombardi
E’ appena comparso il nuovo video di IS in cui si minaccia la decapitazione del pilota giordano catturato sotto Natale, insieme all’ostaggio giapponese.
Combattenti stranieri in Siria e Iraq: i dati del Munich Security Report
E’ stato pubblicato oggi il Munich Security Report 2015 con, tra l’altro, nuovi dati sui combattenti stranieri nel Califfato. Il numero complessivo stimato è di oltre 20.000 combattenti stranieri (20.000 era la stima in Afghanistan) di cui circa 4.000 residenti o cittadini europei.
Il Jihad dell’Asia Centrale: flussi e riflussi verso il califfato. Approfondimento di Marco Lombardi alla Radio Vaticana.
Back in the day: tutto cambia perché nulla cambi? L’attuale minaccia militante ha davvero mutato pelle? – by Emilio Palmieri
I recenti eventi di Parigi, per i quali le autorità francesi sono ancora in fase di orientamento in ordine ad ottenere un quadro quanto più chiaro ed esaustivo, mettono in evidenza un possibile paradosso. Diversi commentatori, analisti e anche rappresentanti istituzionali considerano l’attacco condotto dai fratelli Kouachi contro la redazione di Charlie Hebdo e da Amedi Coulibaly contro il supermarket kasher come manifestazione di una dinamica operativa nuova: individui “sociologicamente” occidentali, dopo un processo di radicalizzazione, si recano in aree dominate da strutture militanti (Stato Islamico in Iraq e Siria – ISIS, al-Qa’ida nella Penisola Arabica – AQAP), svolgono in queste zone attività operative, rientrano nei paesi d’origine e qui, unitamente ad un network limitato, conducono attacchi utilizzando le tattiche acquisite nel loro percorso militante. Continue reading
Le rivendicazioni per Charlie Hebdo: non facciamoci distrarre dal conflitto AQ – IS. – by Marco Lombardi
I media di oggi (15 gennaio), a partire dalla rivendicazione di ieri di AQAP che attribuisce l’attacco a Charlie Hebdo ad AQ, insistono su sule conflitto in essere tra IS e AQ. Indubbiamente il conflitto esiste già dalle origini (frizioni tra Zawahiri e Zarkawi), poi esplode tra ISIS e al-Nusra, vede alla dichiarazione del Califfato uno stand by denso di nubi con la risposta di AQ di puntare sul Bangladesh.
Il conflitto tra le due organizzazioni è un dato ma non deve distrarre rispetto alle problematiche che riguardano le attività di counter-terrorism, investigazione e previsione degli attacchi.