Sono sotto processo nei Balcani alcuni esponenti dell’Islam radicale accusati di propaganda e reclutamento di volontari da inviare in Siria e Iraq a combattere nelle file dei jihadisti. In Bosnia il principale imputato è Bilal Bosnic, predicatore wahhabita, ex miliziano dell’unità “El-Mujahed” durante la guerra di Bosnia e noto anche per la sua costante presenza sia sul web che in diversi centri islamici europei. In Albania sono invece in tribunale Genci Balla e Bujar Hysa, imam nelle moschee Unazes Ze Re e Mezezit, a Tirana, arrestati nel marzo 2014 assieme a una decina di altri membri dell’organizzazione. Entrambe le reti, sia quella bosniaca che quella albanese, sono risultate influenti anche nel reclutamento di volontari provenienti dall’Italia. Continue reading
All posts by Marco Lombardi
“Presto, Presto”: un video di AJNAD – IS con sottotitoli in italiano – by Marco Lombardi
Tra ieri e oggi fa notizia l’ultimo video lanciato dal centro AJNAD “per le produzioni mediatiche” di IS, in quanto sottotitolato in italiano. Di seguito potete leggere il testo nella locandina rilasciata dagli autori, i quali aggiungono: “The Nasheed was originally released as an audio by The Islamic state. We created a video Montage out of it. check on the nasheeds section and you will find a download link of the audio nasheed”. Continue reading
SPOTREP – Attacco a Garissa (Kenya) (ore 18:30 IT). – by Emilio Palmieri
Le agenzie dei media stanno fornendo in queste ore indicazioni di un attacco condotto da un gruppo di militanti armati in un complesso universitario della città keniota di Garissa. Il presente SPOT REPORT – che è da considerarsi iniziale analisi dell’evento critico e quindi suscettibile di variazioni – si articola sui seguenti elementi essenziali di informazione: Continue reading
IS, lo Stato Islamico, pubblica il suo magazine “Dabiq 8” – by Marco Lombardi
E’ uscito un nuovo numero di Dabiq, l’ottavo, il magazine di IS, in data 30 marzo 2015. Il titolo è “la Sharih’ah sarà l’unica legge per l’Africa” e si rivolge all’Africa rivendicando l’attentato di Tunisi. Continue reading
Ègira verso lo Stato Islamico: la “Guida per partire” – by Alessandro Burato
Continua il processo di reclutamento e di istituzionalizzazione del sedicente Stato Islamico attraverso la comunicazione. In un testo diffuso in rete titolato “Hijrah to the Islamic State” vengono fornite informazioni dettagliate dai “facilitatori del viaggio” circa le modalità per raggiungere la Siria rivolte a coloro che volessero unirsi al Califfato. Suddiviso in tre macro-tematiche riporta consigli su come preparare i propri bagagli per ridurre gli impedimenti durante il tragitto, quali siano le mete privilegiate per poter attraversare il confine (Turchia) e come comportarsi una volta arrivati in aeroporto aggiungendo il diario di bordo di alcuni che ce l’hanno fatta. Continue reading
IS: Il Califfato non è solo un paese per uomini – Giovanni Giacalone e Marco Lombardi
Chi pensa che il Califfato sia solo un paese per uomini sbaglia.
O almeno così vuol far credere il Califfo che ha intrapreso un massiccia campagna di reclutamento rivolta al pubblico femminile immediatamente dopo la sua autodichiarazione di esistenza.
In particolar modo sono coinvolte in questa propaganda giovani donne occidentali che, attraverso i social media quali Face Book e Twitter, raccontano la loro vita di “donna del jihadista”. IS ha inoltre realizzato una rete di supporti ad hoc che aiuta le donne occidentali che si recano in Siria per unirsi a IS, affidando loro il compito di contribuire alla nuova società che il Califfato vuole realizzare. Continue reading
About The Al-Qaeda Doctrine – by Donald Holbrook
About The Al-Qaeda Doctrine .The Framing and Evolution of the Leadership’s Public Discourse – Ever since it was first established, the senior leadership of Al-Qaeda has sought to communicate its core values, rationalizations, and principles to the world. Altogether, these statements convey Al-Qaeda’s doctrine and the beliefs for which the leadership claims to be fighting. Continue reading
L’attacco a Tunisi: identità nazionali a rischio e democrazie sempre meno resilienti – by Barbara Lucini
L’attacco terroristico al Museo Bardo ieri a Tunisi solleva questioni di rilevanza fondamentale nel contesto della crisi economico – politica europea, che oramai affligge il Vecchio Continente da più di sette anni. In questo periodo di tempo, infatti le istituzioni e le diverse agenzie di governo hanno potuto solamente dimostrare il loro lato vulnerabile, le loro mancanze strategiche e di pianificazione a lungo termine, l’illegalità e la corruzione sempre più dilaganti di certi atti, l’incomprensione di scenari sociali e l’incapacità di interpretare segni visibili di un malessere comunitario ben radicato.
SPOTREP – Attacco a Tunisi (ore 22:00 IT) – by Emilio Palmieri
E’ di queste ore la notizia di un attacco condotto da un gruppo di militanti armati presso il museo nazionale di Bardo a Tunisi. Il presente SPOT REPORT – che è da considerarsi iniziale analisi dell’evento critico e quindi suscettibile di variazioni – si articola sui seguenti elementi essenziali di informazione: Continue reading
Morti al Museo del Bardo: la Tunisia è sotto attacco – by Marco Lombardi
Le notizie frammentarie confermano che il Museo del Bardo è stato un obiettivo di “risulta” rispetto al Parlamento tunisino, accanto al Museo, in cui si discuteva la legge contro il terrorismo. Continue reading
Social Media Intelligence: dalla pratica alla disciplina – by Alessandro Burato
Con diversi gradi di impiego e di penetrazione, la SOCial Media INTelligence (SOCMINT) viene utilizzata dai servizi di intelligence internazionali per raccogliere dati rilevanti al fine di fornire informazioni aggiuntive circa determinate minacce. Nel dibattito internazionale intorno a questo metodo di raccolta e interpretazione di dati provenienti dal web 2.0 sono chiare alcune posizioni fondamentali per riuscire progressivamente ad attestare questa che al momento è quasi unicamente una pratica applicata come una disciplina vera e propria cioè corredata non solo da obiettivi e mezzi ma anche e soprattutto da una riflessione metodologica. Continue reading
Rapporto:Twitter e jihad: la comunicazione dell’Isis
Social Media, video, riviste digitali, radio locali, pamphlet e manifesti: Isis si è dimostrato capace di adattare la sua strategia di comunicazione per rafforzare il suo potere locale, reclutare nuovi combattenti o influenzare le opinioni pubbliche degli stati occidentali e arabi. Non soltanto immagini di guerra ed esecuzioni sommarie, ma anche una propaganda costante per dimostrare di controllare il territorio ed essere in grado di provvedere ai bisogni dei cittadini. Continue reading