La risposta alla domanda chiave è, per il momento, estremamente difficile. Il propendere per la pista dell’Eta piuttosto che di Al Qaeda ha riflessi importanti: nel primo caso, la conferma della presenza di un forte terrorismo interno avrebbe effetti di politica interna con un probabile rinforzo del Partito popolare nelle imminenti elezioni ma soprattutto “rassicurerebbe” l’Europa.
Nel secondo caso, un attentato islamico terrorizzerebbe l’Europa, attaccata col suo “11 settembre” e, a cominciare dalla Spagna, sarebbe fonte di preoccupazione per tutti i governi impegnati in Iraq, soprattutto là dove è presente il dissenso popolare all’intervento (come in Spagna). Ecco perché è molto importante sapere: “chi è stato”? Per ora le informazioni “tecniche” sono contrastanti. Vediamole. Non è un attentato in “puro” stile Eta perché il movimento indipendentista basco solitamente dava segnali anticipatori e non era orientato alle grandi stragi di massa ma più all’assassinio politico mirato. E’ l’Eta perché l’esplosivo è quello usato dal movimento, era stato annunciato un grande attentato a Madrid, già sventato poco prima di Natale, si è usata una tecnica “occidentale” con pacchi bomba comandati impiegata anche dall’Eta. Non è Al Qaeda: non ci sono kamikaze, la rivendicazione è molto distante dall’evento e più volte le Brigate hanno vantato attentati non da loro commessi, infine richiede una coordinamento tra cellule che ancora non era presupposto. E’ Al Qaeda – intesa come organizzazione internazionale – attraverso la mano delle Brigate, che sono state tra i pochi gruppi a usare “le bombe” (cfr. la Turchia qualche mese fa), la cui rivendicazione è vera, a manifestarsi nell’ “11 marzo spagnolo”, il più spaventoso attentato in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Inoltre, è stato ritrovato un cammioncino con qualche detonatore e libri del Corano. In ogni caso si assiste a un drammatico cambio di stile, per entrambi i possibili gruppi, con conseguenze assai differenti a seconda della attribuzione. L’Eta responsabile dell’attentato rilancia la guerra Basca in Spagna cancellando la credibilità politica del movimento basco e “tranquillizza” il resto di Europa. Al Qaeda responsabile, segnerebbe una “occidentalizzazione” delle tecniche, una forte capacità di coordinamento che lascerebbe sospettare una leadership più forte di Al Zarqawi rispetto alla “vecchia guardia”, una minaccia ancora più forte sul continente anche a causa di un’autonomia strategica locale del movimento: la Jihad è ovunque. Entrambi responsabili: è una pista possibile. I segni di una alleanza strategica tra movimenti molto diversi sono presenti da tempo, sia nei documenti e proclami BR recenti, sia nelle informazioni che – anche in Italia – si possono raccogliere su connessioni tra islam radicale e cellule di estrema sinistra. E questo scenario sarebbe, forse il più improbabile in questo momento per l’attentato di Madrid, sicuramente il più tremendo. Pertanto: è necessario prendere tempo prima di esprimere un giudizio che necessariamente dovrà orientare la risposta sia immediata sia a lungo termine dei paesi Occidentali.
Marco Lombardi