E’ di poche ore fa un nuovo video inneggiante alla jihad, rivolto alla Tunisia, sul quale sembrano opportune alcune considerazioni. L’autore è Abu Obeida Youssef al-Annabi, storicamente legato ad Al Qaeda e principale esponente di Al Qaeda nel Magreb come testimoniano numerosi interventi e video postati nella rete e presidente del consiglio dei notabili.Obiettivo di questo nuovo video di propaganda è la Tunisia, un Paese che sembrava essere stato risparmiato dall’ondata del terrorismo Jihadista fino all’attacco del museo del Bardo del marzo scorso, quando ci siamo resi conto che invece rappresenta il nuovo target per gli esperti del terrore. Infatti, potrebbe dirsi che questa sia la nuova frontiera, una sorta di quarta sponda per l’espansione nel Nord Africa dello jihadismo.
Il video è creato dalla “casa di produzione” di Al Qaeda per la sua propaganda nel Magreb, Al Andalus (nome ispirato dalla parte della penisola iberica dove era presente la religione musulmana) e pubblicato sul suo account Twitter: a un primo impatto sembra essere uno dei classici video di propaganda che inneggia alla guerra santa e alla speranza di creare una comunità destinata a dominare il mondo sotto il nome di Allah; vengono chiamati a raccolta tutti i musulmani per sconfiggere il “regime di infedeli” che è al potere in Tunisia con la jihad, cosi come è stato fatto in Afghanistan, Algeria e Cecenia (Paese quest’ultimo dove pare che al-Annabi abbia relazioni con cellule locali). Il video, intitolato “Tra il messaggio dei mujaheddin e il rifiuto dei laici“ (18 min. circa), promette quindi guerra alla Tunisia e agli infedeli che hanno ripreso il potere del Paese. Un piccolo particolare però potrebbe portare a una diversa interpretazione del video stesso.
Dopo le recenti “polemiche” interne ai diversi gruppi Jihadisti che hanno visto come protagonisti IS(IS) e Al Qaeda, dove i primi dichiarano l’annessione di Al Qaeda al loro gruppo e i secondi invece smentiscono categoricamente queste voci, rivendicando il proprio ruolo in medio oriente e in nord africa, nelle immagini è chiaramente visibile una bandiera dello stato islamico sventolare nello sfondo per tutta la durata del video, dietro al volto di al-Annabi. Il messaggio sembra quindi contenere una sorta di annuncio di non belligeranza tra i due gruppi, riconoscendo il proprio operato in questo territorio, quasi a volersi spartire la fetta di territorio rimasta a diposizione. Immaginando l’aera di operazione, si potrebbe ipotizzare uno stop all’avanzata di IS che prova ad attestarsi in Libia, dove da tempo sono nati nuclei che si riconoscono in IS, e un avanzamento delle formazioni Qaediste nel territorio Tunisino, con le loro truppe che avanzano dal Mali e dall’Algeria, zone che conoscono da tempo. Se vi fosse mai stata una ipotesi di conflitto guerra interno tra queste “associazioni del terrore”, senza comunque poterne prevedere le reali conseguenze, sembra adesso sparire del tutto e si intravede una consolidata alleanza sul territorio.