Il tema della Medical Intelligence, ancora poco esplorato in Italia, è stato oggetto di studio in un convegno nazionale del 23 giugno 2022 e nella First International Conference del 26 gennaio 2023, entrambi gli eventi si sono tenuti a Milano, all’Università Cattolica, promossi da ITSTIME dell’Università Cattolica di Milano, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Università Campus Bio-Medico di Roma e Società Italiana di Intelligence.
Il ruolo della Medical Intelligence è di grande rilievo da molti punti di vista e richiede ormai una esplicita definizione metodologica.
Così argomenta Marco Lombardi, coordinatore del gruppo di lavoro: “Il dato sanitario ha una sua dimensione di Intelligence poco esplorata e, soprattutto, affatto organizzata in procedure sedimentate in pratiche condivise.
Si aprono infatti diversi possibili scenari in cui collocare la Med Int, per esempio, la sottrazione di dati sanitari ed elaborazione di modelli interpretativi da informazioni aperte per identificare lo stato di salute di attori istituzionali significativi. Inoltre assume rilievo, la modifica dei dati sanitari di attori significativi, o di interi cluster, per generare allarme e produrre minaccia. Va poi rilevata la mancanza di consapevolezza nelle comunicazioni del personale sanitario coinvolto quando tratta informazioni che possono avere implicazioni per la sicurezza nazionale. Infine, la manipolazione, tramite hackeraggio, delle macchine sanitarie, nella diagnostica, redazione di referti, nell’interferenza durante operazioni mediche. Accanto a questi scenari di rischio, le informazioni che riguardano il comparto sanitario forniscono anche opportunità quando elaborate alla luce di modelli sempre più complessi e intelligenti. Ad esempio, proprio per fare fronte alla pandemia, si sono cominciati a sviluppare modelli capaci di identificare attraverso l’uso della voce e tipologia della respirazione la presenza del virus nel paziente. Modelli che possono evolvere arricchendo la propria capacità nel raccogliere informazioni significative.
D’altra parte, la progressiva integrazione, rapida, tra tecnologia e scienza medica, senza alcuna riflessione sulle vulnerabilità che l’innovazione può generare nelle dimensioni contigue a quella sanitaria, apre scenari di riflessione di grande interesse per l’intelligence, sia in un ruolo di difesa delle informazioni strategiche da tutelare, sia in un ruolo attivo nell’acquisizione di informazioni strategiche”.

Nell’ambito della Società Italiana di Intelligence è stato costituito un gruppo di lavoro nazionale, che raccoglie numerosi esperti ed è coordinato da Marco Lombardi, per cominciare a delineare il perimetro della Medical Intelligence.

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