Che il post elezioni americane sarebbe stato particolarmente confuso e caotico lo si poteva intuire fin da prima del 3 Novembre, giorno dell’elezione presidenziale 2020. La pandemia attualmente in corso ha giocoforza imposto modalità diverse dal normale per poter votare in totale sicurezza. Una di esse è stata sicuramente il voto postale. Aspramente criticato e sminuito dal presidente Trump e il suo team durante la campagna elettorale, si rivelerà poi il vero “Game changer” dell’elezione 2020 portando ai democratici e al loro candidato presidenziale Joe Biden i voti cruciali per riconquistare stati chiave come Georgia, Pennsylvania e Michigan e vincere la presidenza[1]. Il voto postale tuttavia porta una serie di problemi che sono risultati poi evidenti nei giorni successivi al 3 Novembre. Ogni stato americano ha regole molto diverse per quanto riguarda il voto postale relativamente a scadenza ultima per ricevere i voti postali e quando i voti postali possono iniziare a essere contati e scrutinati[2]. Per questo motivo diversi stati chiave per il risultato delle elezioni hanno potuto iniziare gli scrutini solo dopo il 3 Novembre facendo così slittare la conferma definitiva dei risultati e aprendo a molteplici teorie del complotto riguardanti frodi elettorali e brogli di vario genere.
Questo ci porta alla più recente delle teorie, ripresa poi da molteplici ambienti delle teorie del complotto (QAnon) e di estrema destra (su social media come Gab e Parler). Detta teoria si inserisce in un contesto di proteste e cause legali intentate dal team del presidente uscente Trump per ribaltare i risultati negli stati più contestati, con accuse di brogli e frodi non provate. La recente teoria è stata lanciata da Sidney Powell, ex membro del team legale di Trump e ora avvocatessa dell’ex generale Michael Flynn recentemente perdonato dal presidente Trump. Powell ha affermato di star preparando un caso “Kraken” che avrebbe distrutto ogni probabilità di vittoria per Biden. Tale caso sarebbe basato su più di 200 pagine di documenti che proverebbero l’esistenza di brogli diffusi e manipolazioni del software dell’azienda Dominion usato nelle macchine del voto in Michigan e Georgia in modo tale da rendere possibile il riempimento automatico delle schede elettorali e quindi un’influenza esterna[3]. Queste dichiarazioni sono state poi seguite da un’intervista al generale in pensione Thomas McInerney all’emittente “Wvw Broadcasting Network”, durante la quale insieme a Michael Flynn ha denunciato l’esistenza di un programma “Hammer” e di un software “Scorecard” i quali sarebbero delle cyber armi usate per manipolare i voti in favore dei democratici già nelle elezioni del 2012 e anche adesso nel 2020[4].
McInerney tuttavia non si è limitato a ciò e ha affermato che un reparto di forze speciali americane avrebbe effettuato un raid presso una server farm gestita dalla CIA a Francoforte dove, dopo un conflitto a fuoco che avrebbe lasciato 6 persone decedute, avrebbe sequestrato i server della Dominion dopo averne verificato la compromissione e li avrebbe messi al sicuro.
Le dichiarazioni di Powell e McInerney hanno avuto molta risonanza sui social media e negli ambienti pro-Trump e QAnon e hanno reso ancora più infiammato il periodo post-elettorale con affermazioni che se confermate sarebbero senza precedenti.
In tal senso tuttavia tali teorie e dichiarazioni sono state smentite a più riprese da una molteplicità di soggetti autorevoli di entrambi gli schieramenti politici americani. Innanzitutto, numerosi Segretari di Stato e Procuratori Generali bipartisan di diversi stati americani hanno smentito la presenza di frodi diffuse nel sistema elettorale durante l’elezione presidenziale 2020[5]. In secondo luogo, l’integrità e la sicurezza del sistema elettorale americano sono state più volte ribadite da Christopher Krebs, l’avvocato repubblicano che era a capo della CISA (Cybersecurity and Infrastructure Security Agency) del Department of Homeland Security[6]. Krebs è stato poi licenziato dopo l’elezione da parte del presidente Trump proprio per averlo smentito per quanto riguarda le interferenze straniere nel sistema elettorale[7]. Nella stessa direzione si muovono le smentite per quanto riguarda le dichiarazioni più specifiche sugli apparenti programmi, software e raid militari segreti. In primo luogo, i server della Dominion non sono mai stati confiscati (non ci sarebbero server Dominion in Germania) e le autorità tedesche hanno dichiarato di non essere a conoscenza di alcuna operazione e/o conflitti a fuoco avvenuti[8]. Lo stesso Krebs ha smentito poi i programmi “Hammer” e “Scorecard” affermando che solide misure di salvaguardia, comprese procedure di sondaggio e di verifica erano state messe in atto per rendere il processo il più sicuro possibile e che in nessun modo tali interferenze sono state rilevate/si sono verificate[9].
In conclusione, la diffusione di tali teorie è estremamente pericolosa in quanto alimenterebbe la creazione e la condivisione di una contro narrativa opposta alla realtà provata pur essendo evidente l’infondatezza dei dati e delle informazioni su cui si basa. In questi casi la smentita stessa viene vista dagli ambienti del complotto come una conferma implicita delle loro teorie. Dichiarazioni come quelle di Powell e McInerney quindi si inseriscono in un contesto digitale recente sempre più polarizzato su determinati temi andando così ad alimentarne pericolosamente la portata sociale e le conseguenze in termini di sicurezza. Quello che è sicuramente un dato di fatto è l’assoluta rilevanza della cyber/information warfare come nuovo campo di scontro e di influenza tra diversi attori.
[1] Jonathan Lai, Julia Terruso “Joe Biden won 3 of every 4 mail ballots in Pennsylvania. Trump won 2 of 3 votes cast in person. What does that mean for the future?”, 20 Novembre 2020, Recuperato da: https://www.inquirer.com/politics/election/mail-ballots-pennsylvania-election-trump-biden-20201119.html
[2] “Absentee and Mail Voting Policies in Effect for the 2020 Election” , NCSL National Conference of State Legislators, Recuperato da: https://www.ncsl.org/research/elections-and-campaigns/absentee-and-mail-voting-policies-in-effect-for-the-2020-election.aspx
[3] Reality Check team and BBC Monitoring, “The Kraken: What is it and why has Trump’s ex-lawyer released it?” , 27 Novembre 2020, Recuperato da: https://www.bbc.com/news/election-us-2020-55090145
[4] Khaya Himmelman, “Fact Check: Debunking the Hammer and Scorecard Conspiracy Theory”, 12 Novembre 2020, Recuperato da: https://factcheck.thedispatch.com/p/fact-check-debunking-the-hammer-and
[5] “Bipartisan Secretaries of State and Attorneys General confirm. There is no widespread voter fraud” , 3 Novembre 2020, Recuperato da: https://www.msnbc.com/katy-tur/watch/watch-bipartisan-secretaries-of-state-and-attorneys-general-confirm-there-is-no-widespread-voter-fraud-95255109991
[6] “Joint statement from Elections Infrastructure Government coordinating Council & the Election Infrastructure Sector coordinating executive committees”, CISA, 12 Novembre 2020, Recuperato da: https://www.cisa.gov/news/2020/11/12/joint-statement-elections-infrastructure-government-coordinating-council-election
[7] Scott Pelley, “Fired director of U.S. cyber agency Chris Krebs explains why President Trump’s claims of election interference are false”, 30 Novembre 2020, Recuperato da: https://www.cbsnews.com/news/election-results-security-chris-krebs-60-minutes-2020-11-29/
[8] Marion Lefèvre e Max Biederbeck, “Dominion Voting servers were not seized in Germany” , 23 Novembre 2020, Recuperato da: https://factcheck.afp.com/dominion-voting-servers-were-not-seized-germany
[9] “Protect 2020 rumor vs reality”, CISA, Recuperato da: https://www.cisa.gov/rumorcontrol