Ieri sera, intorno alle 22.30, un camion ha investito le centinaia di persone presenti sul lungomare di Nizza per assistere ai fuochi d’artificio del 14 luglio. Nel centro dello spettacolo per le celebrazioni della presa della Bastiglia, la minaccia del terrorismo si fa vedere, anche in maniera evidente, sottolineando il valore comunicativo degli attacchi suicida: non puoi fermare chi vuole ucciderti e in questo caso non puoi fermare un camion lanciato a velocità sulla folla che non può fare altro che fuggire.
Ancora la situazione è in continua evoluzione ma di certo l’aspetto sul quale è già possibile fare alcune riflessioni è la scelta del modus operandi. L’utilizzo di un mezzo da lanciare contro la folla non è certo una novità nel panorama degli attacchi terroristici: diversi sono infatti quelli portati a termine con questa modalità ad esempio in Israele, anche recentemente. E seminare il panico e mietere vittime con un furgone lanciato in mezzo alla folla veniva suggerito già nel 2010 sul numero 2 di Inspire, rivista qaedista nelle sue sezioni di open source Jihad.
“To achieve maximum carnage, you need to pick up as much speed as you can while still retaining good control of your vehicle in order to maximize your inertia and be able to strike as many people as possible in your rst run. Keep in mind that as soon as people realize what you are up to, they would scatter and run in every direction looking for cover. They would look for areas where the vehicle cannot reach them. Therefore, it is important to study your path of operation beforehand.”
“The ideal location is a place where there are a maximum number of pedestrians and the least number of vehicles. In fact if you can get through to “pedestrian only” locations that exist in some downtown (city center) areas, that would be fabulous. There are some places that are closed down for vehicles at certain times due to the swarms of people.”
“This idea could be implemented in countries like Israel, the U.S., Britain, Canada, Australia, France, Germany, Denmark, Holland and other countries where the government and public sentiment is in support of the Israeli occupation of Palestine, the American invasion of Afghanistan and Iraq or countries that had a prominent role in the defamation of Muhammad”
Altro aspetto che ancora però deve essere chiarito riguarda l’identità degli attentatori. Lupi solitari che hanno seguito le istruzioni della propaganda, così marcatamente indirizzata nell’ultimo periodo all’invito ad azioni di singoli attentatori, oppure un qualcosa di diverso? Qualcuno di formato e in grado di predisporre il piano che ha portato all’attacco a Nizza?
Attendiamo la rivendicazione e gli sviluppi della situazione.