Notizia ANSA di oggi ripresa da tutti i media “Arrestato terrorista ricercato per strage al Bardo. Arrivato in Italia su barcone. Touil Abdelmajid era già stato identificato nel febbraio 2015 a Porto Empedocle dopo essere arrivato con un barcone con altre 90 persone”. Le analisi di ITSTIME hanno evidenziato il rischio di utilizzo dei barconi da parte del terrorismo (le cui organizzazioni controllano una buona parte della logistica del traffico) già dal dicembre 2014. Oggi ne abbiamo una evidenza, dopo le negazioni di numerose istituzioni. Le intelligence di diversi paesi avevano dato indicazioni in tal senso fino da agosto 2014.
Le ragioni le abbiamo anche spiegate pochi giorni addietro (post del 18 maggio 2015).
Ora abbiamo la risposta a due domande semplici:
Domanda: “I migranti sono terroristi?”. Risposta: “No”.
Domanda: “I terroristi sono migranti?”. Risposta: “Sì”.
La questione seria e contemperare le due prospettive in modo da garantire giustizia di trattamento a entrambi: aiuto ai migranti, punizione ai terroristi. E per garantire sicurezza al Paese.
Ciò significa essere specifici nelle analisi e adottare soluzioni con prospettive di governo e non politiche né mediatiche. Quest’ultima è stata invece la posizione prevalente finora, in tutti i sensi, e ha impedito un concreto ed efficace metodo di prevenzione e tutela dei diritti. Lo stesso evolvere della recente decisione europea, in forma di distinguo tra i partner sulle quote e la ipotesi di intercettazione dei barconi pressoché impossibile, è andata in questa direzione di scarsa efficacia prevedibile.
Nello specifico dell’arresto di oggi, poi, si tratta di un marocchino: un gruppo che conta tra i numeri più altri di combattenti stranieri per IS, residenti in Europa. Un gruppo che, come abbiamo anticipato (post del 18 dicembre 2014) risente delle politiche di non “riammissione” per i propri cittadini combattenti, generando un potenziale flusso “via barconi” verso l’Italia.
A ciò si aggiunge l’evidenza di un doppio flusso per canali differenti: sembra che il terrorista fosse già in Italia, dove poi è rientrato dopo l’attentato. Un doppio flusso anche questo già indicato…. anche nella propaganda di IS.
Le analisi fanno delle ipotesi suffragate da evidenze, studi e riflessioni. Ogni tanto è utile considerare in che modo implementarle.
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