Intervista con Mezgin – PKK, Agosto 2007 – Kurdistan iracheno. Incontro la signora Mezgin rappresentante importante del PKK – Partîya Karkerén Kurdîstan , in italiano Partito dei Lavoratori del Kurdistan. Mezgin, 36enne, è una delle quattro persone collaboratori del segretario, inoltre rappresenta l’organizzazione femminile del partito. Quello che segue è un breve resoconto, in termini di battute e risposte, della nostra conversazione. HN – come è strutturato il nuovo PKK? M – il partito ha un segretario, quattro collaboratori e un’assemblea composta da trentuno persone. HN – che rapporti avete con lo stato turco?
HN – come è strutturato il nuovo PKK?
M – il partito ha un segretario, quattro collaboratori e un’assemblea composta da trentuno persone.
HN – che rapporti avete con lo stato turco?
M – lo stato turco è da sempre in guerra con noi, l’esercito turco organizza operazioni militari continuamente contro di noi sia nel Kurdistan turco che nel territorio del Kurdistan iracheno. Noi cerchiamo di difenderci con strategie diverse, con le armi con la politica e con la guerra psicologica. Noi siamo guerriglieri e difendiamo il nostro popolo, controlliamo il movimento delle truppe turche attraverso le nostre fonti d’informazioni, sulla base di ciò prepariamo le nostre difese. Il nostro popolo crede profondamente in noi, con noi vuole il federalismo per il Kurdistan. Ma siamo anche disponibili a soluzioni politiche e aperti al dialogo con lo stato turco.
HN – l’Iran sta bombardando l’area del confine compreso i villaggi kurdi iracheni accusando il vostro partito di organizzare operazioni militari contro l’Iran…
M – l’Iran ci attacca, attacca il Pejak (nota: organizzazione politica legata a PKK operativa in Iran) con mezzi pesanti, elicotteri e razzi. Noi abbiamo dovuto rispondere all’aggressione iraniana e abbiamo abbattuto un elicottero. Gli iraniani bombardano villaggi e terreni agricoli dei contadini kurdi è un nostro diritto difenderci.
HN – cosa pensate di Gul presidente?
M – Gul come presidente dovrebbe agire con giustizia e nel rispetto dei diritti umani per tutti cittadini della Turchia, turchi e kurdi insieme.
HN – avete rapporti di collaborazione con altri partiti o organizzazioni kurde in Turchia?
M – noi siamo disposti a collaborare con chiunque a patto che lavorino a favore del Kurdistan
HN – gira voce secondo la quale l’America vi rifornisce di armi, è vero?
M – noi compriamo armi al mercato nero, dialoghiamo con tutti, pensiamo ai nostri
HN – come giudica l’atteggiamento dell’Europa, in particolare dell’Italia, nel rifiutare la richiesta dello status di asilo politico a Ocalan?
M – è stato un errore politico. Se l’Europa fosse veramente interessata a far entrare la Turchia nei i suoi confini, la presenza di Ocalan in Europa sarebbe utile a tale scopo. La Turchia ha esercitato molta pressione sull’intera Europa e in particolare l’Italia affinché Ocalan fosse allontanato dall’Europa. Non sottovalutiamo poi gli interessi economici che legano l’Italia alla Turchia, ma l’Italia è sempre stato un paese amico di noi kurdi.
Hamed N.