Già da un paio di giorni il Daesh sta utilizzando i canali della propaganda per diffondere messaggi sullo “stato dell’arte” del Califfato dopo due anni dalla proclamazione del 29 giugno 2014.
Due contributi in particolare calcano i sentieri ormai noti della retorica del Daesh: in un video diffuso il 27 giugno è la comunicazione sociale, quella dei servizi, delle scuole, della giustizia e dell’istituzione che viene messa in campo, accompagnata da immagini dei “martiri” e delle operazioni cinetiche, per veicolare l’immagine di una realtà statuale avviata e prospera.
Diverso invece è il focus di un volantino, fatto circolare oggi dall’agenzia A’Maq, che si concentra sul delineare i contorni dell’espansione della presenza o dell’influenza del Daesh, che pare ampiamento soddisfatto del risultato. “Remain and expanding” è il motto da sempre utilizzato dai combattenti del Daesh per esprimere la volontà di esercitare influenza su diversi territori e il volantino riporta le zone sulle quali questo mantra si è concentrato nei due anni di vita del califfato.
Intanto, con l’espulsione di Mahamud Hasan di eri anche noi abbiamo spento la 96esima candelina sulla torta delle espulsioni effettuate dall’inizio del 2015. Una gara dunque a chi ha più fiato.