Con Haines sono tre gli occidentali barbaramente uccisi da IS per continuare il suo filone della “Comunicazione minacciosa” (si vedano commenti precedenti rispetto alle strategie comunicative di IS). Un quarto è in lista e non è chiaro come poi la lista continui. Questa comunicazione ha un duplice effetto: quello di spingere la colazione internazionale, o almeno parte di essa, all’intervento e quello di spaccarla al suo interno per la questione dei negoziati sugli ostaggi. Entrambe le azioni (guerra e negoziato sugli ostaggi) si fanno urgenti e hanno un certo grado di interdipendenza.
Monthly Archives: Settembre 2014
Social liberi. Quale spazio al terrore? – by Alessandro Burato
Dopo la brutale esecuzione del britannico Haines si riaprirà la discussione, accesasi alcune settimane fa e che continua tutt’ora, circa la legittimità e l’efficacia della decisione di Twitter, e successivamente di Facebook, di non permettere la pubblicazione dei video delle decapitazioni dei giornalisti americani ad opera di IS. Decisione che è rimbalzata su tutti i siti d’informazione e testate giornalistiche è stata amplificata dai Social Network come l’annosa questione della libertà di espressione attraverso questi ultimi.
11 Settembre: le eredità di Osama – nuovo Dossier ISPI
E’ uscito il nuovo dossier di ISPI con il contributo del Prof. Marco Lombardi “Al-Qaida è morta! Viva al-Qaida”.
Una immagine di “finta resilienza”: il balcone crollato nelle case del progetto C.A.S.E. a L’Aquila – by Barbara Lucini
Il crollo del balcone di una delle case del progetto C.A.S.E. a Cese di Preturo qualche giorno fa, è l’immagine più evocativa dello stato di ricostruzione e dei modelli di resilienza post emergenza posti in essere, dopo che il terremoto del 06 Aprile del 2009 mise in ginocchio L’Aquila e le sue frazioni.
Jihad 3.0: i punti di forza dello Stato islamico in Iraq e in Siria. Proposte di riflessione per la NATO e la Coalizione internazionale – by Claudio Bertolotti
Il Califfato islamico, Stato Islamico, IS, ISIS o ISIL – Islamic State in Iraq and Sham (o Levant) – sebbene non riconosciuto sul piano formale è oggi, su quello sostanziale, un proto-Stato teocratico (sunnita) in fase di espansione – sia locale, sia globale – e in grado di detenere il monopolio della violenza, gestire una propria economia, amministrare la “giustizia” e offrire servizi pubblici a una popolazione stimata di circa sei milioni di abitanti, tra Iraq e Siria.
Su “Il Fatto Quotidiano” è aperto il blog di ITSTIME
ITSTIME è ospite fisso de “Il Fatto Quotidiano” con un blog dedicato in cui affronta e discute i temi del terrorismo e della sicurezza. Il blog affianca il sito istituzionale per avviare un dialogo aperto con il pubblico. Vai al blog!
Fermate lo Stato Islamico – Intervista a Marco Lombardi sulla Radio Svizzera
Il 4 settembre 2014, la trasmissione Modem della Radio della Svizzera Italiana intervista Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera a Erbil, e gli esperti di terrorismo Marco Lombardi e Lorenzo Vidino. Il tema della discussione è: “Fermate lo Stato Islamico”.
Donne nell’IS – by Hamed N.
Le donne non sono immuni dal jihad e dalle “sirene” di IS, spesso conducono le loro attività terroristiche coperte da pseudonimi e sempre concorrono con gli uomini per il triste primato del “chi è più spietato?”.
Un altro giornalista decapitato. Già scriveva al-Zawahiri nel 2005….. – by Marco Lombardi
La strategia del terrore attraverso le decapitazioni dei kuffar contraddistingue IS e, come già scrissi, è destinata a continuare perché è parte della sua identità, del suo brand e delle sue origini.